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Latina. Doolin Street alla 25esima puntata. Maria Corsetti lancia un'idea per festeggiare: «Monumenti pontini mignon come magneti da frigo»

25esima puntata di Doolin Street! La celebrazione è di rigore! Il via ai festeggiamenti è stato dato giovedì sera con brindisi base di Guinness. Venerdì c’è stata la solenne scelta della foto della settimana. Come non regalare la surreale visione del nostro aereo della rotonda di via Bruxelles agli internauti di tutto il mondo. Noi ci siamo ormai abituati, ma l’impatto è veramente trash, tanto per usare un termine piuttosto in voga grazie all’incredibile Loredana Lecciso. Diciamocelo: ma se siamo pronti a vedere le gemelle Lecciso in tivvù perché dovremmo raccapricciarci più di tanto con il nostro Monumento all’Aviatore. Perché con la tivvù mantieni il diritto di cambiare canale o di spegnere, altrettanto diritto non puoi esercitare in via Bruxelles. Dai su, alla fine l’aereo ci sta simpatico. Vedi Doolin Street del 26 giugno 2003, il primo Doolin Street, la prima pietra di Doolin Street. L’abbiamo premesso: siamo in fase celebrativa. Nell’ambito dei festeggiamenti è previsto un dono alla rubrica, che ritirerà l’autore. Propongo un plastico del Parco San Marco da tenere in sala come posacenere, ma non disdegnerei il giocoliere del festival del Circo da mettere all’ingresso stile omino morto (che cavolo di definizione) per appenderci i cappotti. Sarebbe gradita anche una riproduzione in scala del monumento di Largo Caduti di Nassyria: poiché non riesco a trovargli una collocazione pratica, la terrei solo a scopo ornamentale, potremmo accentuarne l’effetto mettendola dentro una palla di vetro che quando la giri scende la neve. Dono d’eccezione sarebbe rappresentato da una miniatura del Fiore di Luce – che magari cambia colore con il tempo - potrei utilizzarlo come portaincenso. Come portapenne, invece, mi piacerebbe avere il totem pubblicitario della rotonda del Piccarello, mentre farei omaggio al mio gatto del modellino della rotonda di Borgo Piave: fontana da usare come ciotola, alberi perfetti per farsi le unghie, mentre la collinetta verde la destiniamo a cassettina igienica. Vi prego, desidero questi oggetti. Ma dico, ma neanche i fantasisti del kitsch più sfrenato se girano a guardà ‘ste opere? Possibile che il Colosseo e San Pietro e la Pietà di Michelangelo, nonché il David, e la Torre di Pisa e il Duomo di Milano dobbiamo trovarceli umiliati e vilipesi sotto forma di statuine e magneti da frigorifero, stampati sui grembiuli da cucina, schiaffati sui gadget più improbabili e a ‘ste meraviglie pontine non glie tocca niente?

Maria Corsetti


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