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Latina. La fine di un tabù. Piero Marrazzo: «Non siete una fortezza inespugnabile. Il centrosinistra può vincere. La CdL ha deluso i moderati»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Piero Marrazzo, candidato del centro sinistra per la
presidenza alla Regione Lazio. Un incontro con i cittadini al Palacultura.
Cosa è emerso?
«C'è un clima caldo, carico. Ci sono temi cari in questo territorio: il territorio,
la sanità, i diritti fondamentali, Acqualatina, Borgo Bainsizza. Ecco, ho sentito
partecipazione vera».
Lei dice: "politica della concretezza". «E proseguirò in questa via. I cittadini
chiedono questo. Non vogliono essere presi in giro. E questo facevo anche da giornalisti,
su Rai3. È un "delitto politico" non pensare allo sviluppo di questo territorio, con
le potenzialità che ha. Latina può rinascere».
Questa città è considerata la fortezza della destra... «Ci tornerò. E sono venuto
per allargare il consenso del centrosinistra. Ma la mia è una lista non fortemente
politicizzata. È la lista del candidato». Un modo per prendere voti dagli indecisi?
«Io credo che c'è il centrosinistra, il candidato del centrosinistra. Ma io voglio
andare oltre. Vincere con la coalizione e con i cittadini che mi vorranno dare fiducia
per questa avventura».
Lei dice: troppi fallimenti in questa destra...
«Fiera, Aeroporto, Terme di Fogliano, la Pontina, i pendolari, la medicina d'urgenza
al Goretti».
Cosa ne pensa di une eventuale intesa con i Radicali...
«Sono un partito molto serio.
Le loro sono posizioni pragmatiche e laiche e vogliono di volta in volta stabilire
se allearsi con qualcuno, in vista di obiettivi immediati, quelli delle loro battaglie.
Vedremo in queste settimane se ci sono punti di convergenza».
Intanto dopodomani, Mercoledì 2 febbraio, i rappresentanti del Comitato incontreranno i referenti
locali dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Dopo aver sondato gli umori dei
settori del commercio, dell'economia e dell'agricoltura, adesso è la volta del mondo
del lavoro sia nel settore pubblico e che nel ceto impiegatizio delle principali
realtà aziendali della zona.
«Con i sindacati il colloquio verrà impostato diversamente. Se pensiamo al mondo
imprenditoriale, i problemi di cui soffrono sono ampi e spesso travalicano i confini
della Regione toccando elementi importanti dell'intero sistema Italia. Tuttavia -
dichiarano congiuntamente i politici di centrosinistra - per risolvere una buona
parte dei problemi, bisogna costruire opportunità e soluzioni che tengano in
considerazione anche le realtà più piccole e apparentemente più slegate dalle
dinamiche del mercato nazionale e internazionale. E di fronte a tutto ciò il
sindacato rappresenta per noi un importante elemento da ascoltare, perché
conosce dall'interno le esigenze del mondo del lavoro e può dare indicazioni
importanti su che direzione dare allo sviluppo della città e della Provincia».
Elisabetta Rizzo
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