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Latina. Regionali. La CdL apre ai Radicali: «Rinuncino alla Fecondazione Assistita». Porta in faccia alla Mussolini: «Non ha capacità»
Silvio Berlusconi ha aperto a Capezzone e Pannella.
«I radicali sanno bene che da soli possono fare poco. E la sinistra è un territorio non
praticabile. Credo che se c'è qualcosa di incompatibile sia proprio la mentalità e
la tradizione liberale con questa sinistra che ci troviamo ad avere come opposizione. Va
bene che per la sinistra i programmi sono solo impicci noiosi fatti soltanto per
l'occasione elettorale, ma credo proprio che il programma economico e soprattutto
quello di politica internazionale del partito radicale, democratico ed atlantista,
sia inconciliabile con questa sinistra». I Radicali Italiani andrebbero insomma
a rafforzare quell'ala progressista e liberale, alleata della Casa della Libertà,
che rappresenta l'eredità più autentica del "progressismo": quella del Nuovo PSI di Gianni
De Michelis, del Partito Liberale, del Partito Repubblicano.
Agli entusiasmi di Forza Italia e alle caute aperture di An ("I Radicali dovrebbero dire
chiaramente di rinunciare ad alcune delle loro battaglie, come l'ultima per la
Fecondazione Assistita") hanno fatto seguito la cautela dell'Udc e le proteste della Lega.
La CdL ha invece bocciato Alessandra Mussolini ormai in piena difficoltà. Dopo l'insuccesso
del suo esordio, la sua creatura continua a perdere pezzi e a collezionare critiche
più o meno feroci. «Non ha alcun tipo di esperienza, culturale né politica», ha detto di
lei Alemanno.
Mauro Cascio
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