Parvapolis >> Cultura
Latina. Doolin Street. La pedofilia? O i bambini oggi sono troppo svegli. O io da bimba ero troppo tonta. O i giornalisti sono troppo imbecilli
Caro Mauro, sai bene che non mi piace parlare male dei colleghi. Questo non significa che io
non
abbia senso critico nei loro confronti, semplicemente trovo poco interessante per chi legge stare
lì appresso alle opinioni sulle opinioni. Ci sono alcun cose, però, che non possono passare
inosservate. Qualche giorno fa su tanti giornali campeggiava il titolo "un bambino su quattro
non sa cosa è la pedofilia". E per fortuna che non lo sa. Scusa, ma a me sembra più drammatico
che tre bambini su quattro sappiano cosa sia la pedofilia. Se l'infanzia è l'età dell'innocenza,
questa innocenza presupporrebbe la totale ignoranza del male. Almeno di certo male. Ma quei tre
bambini che sanno, in che termini conoscono? Personalmente il massimo che sapevo da piccola era
che non dovevo dare confidenza agli sconosciuti sennò mi rubavano. Cosa mi sarebbe successo una
volta rubata era un problema che non mi ponevo. Sinceramente anche un po' più grandicella ed
appresa la sostanziale differenza tra maschi e femmine, certe cose non le immaginavo. I ragazzi
erano ragazzi, le ragazze erano ragazze, i bambini erano un'altra cosa, non c'entravano niente.
Poi qualche testo latino, assolutamente censurato al liceo, ma in circolazione nelle biblioteche
dove vai quando fai sega a scuola, mi ha svelato alcune usanze di quei depravati degli antichi
romani (che dopo ho scoperto non essere i soli a prediligere determinate pratiche, la differenza
è che loro lo facevano come una cosa naturale, tanto resto del mondo lo ha fatto di nascosto).
Comunque ancora non ero maggiorenne, ma poco ci mancava quando i libri mi hanno svelato che
esisteva la pedofilia. 'Sti tre bambini su quattro che già sanno cosa è mi sembrano troppo
svegli. O forse io ero troppo tonta. O certi giornalisti sono veramente imbecilli.
Maria Corsetti
|