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Latina. Circoscrizioni. Forza Italia non ci sta: «Il nostro gruppo non è più efficiente. Il presidente Orlandi farebbe bene a rassegnare le dimissioni»
“Non è condivisibile la possibilità di scioglimento del consiglio circoscrizionale al momento della presentazione della mozione di sfiducia al presidente del distretto.
Tale possibilità potrà essere considerata solo se è previsto che il presidente venga scelto direttamente dal popolo attraverso l’elezione diretta”. È questo il pensiero del
gruppo di Forza Italia alla quinta circoscrizione di Latina, diretto da Franco Altobello, in ordine alle dichiarazioni del consigliere Arca, già presidente del primo distretto,
pubblicate nei giorni scorsi da un quotidiano locale. “Per quanto poi riguarda la sfiducia ad Arca questa è stata un atto conseguente al suo atteggiamento. In particolare il
consiglio aveva inteso porsi in posizione critica rispetto al sindaco Zaccheo ed Arca invece di essere garante di tutto il consiglio che aveva espresso un indirizzo ha difeso il
primo cittadino, collidendo con la volontà di tutti i consiglieri circoscrizionali. Fatto grave questo. Arca avrebbe dovuto prima di andare contro la volontà del consiglio
dimettersi da Presidente ed assumere la posizione che aveva preso. In sostanza – dice Franco Altobello – quello che non si vuole capire che il Presidente, eletto dal consiglio,
deve a questo rispondere anche in situazioni nelle quali non si è perfettamente in linea. È un fatto di democrazia e di numeri. Per ciò che riguarda invece la sfiducia al presidente
Orlandi la stessa ha lo stesso tenore di Arca. Orlandi infatti da tempo non risponde più al consiglio, ai consiglieri e sembrerebbe neanche più al comitato cittadino di An,
ma solo ad una direttiva che gli è stata suggerita da qualcuno ed evita così di convocare il consiglio e di parlare con i consiglieri. È arrivato il tempo che si assuma le
sue responsabilità. Nel mese di ottobre un consigliere di opposizione aveva chiesto di discutere una mozione sulla questione termovalorizzatore. Gli avevamo suggerito
prima di portarla in consiglio di riunire la maggioranza e discutere tra di noi una linea politica da seguire. Bene, la mozione non è stata sottoposta alla discussione
dell’assise, ne nessuna riunione è stata convocata. Siamo completamente assenti sui problemi della circoscrizione e ultimamente siamo riusciti a sottoporre
al dibattito questioni, grazie alle richieste di consiglio avanzate da questo gruppo. Ora neanche più quello è efficace. Abbiamo richiesto un altro consiglio lo scorso
20 gennaio 2005 e ad oggi il presidente non si è degnato di convocare il distretto, nonostante siano trascorsi quei venti giorni entro i quali deve procedere a norma di regolamento, quel regolamento a lui tanto caro e che va rispettato solo per le questioni che gli interessano. Dobbiamo, nostro malgrado, sottolineare questo perché la situazione è diventata veramente insostenibile. E vogliamo un dibattito in consiglio anche sul termovalorizzatore per ribadire la nostra posizione e per capire chi fa parte ancora di questa maggioranza”.
Elisabetta Rizzo
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