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Latina. Cento anni di Rotary Club. Silvio Piccione: «Una piccola idea, un incontro tra amici, è diventata la più grande realtà associativa»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS
Silvio Piccione, past president del Rotary di Latina e responsabile
dei nuovi programmi del settore giovani.
Il 24 gennaio è un giorno importante perché ricorda il centenario
della nascita del Rotary.
«Siamo nati per iniziativa di un giovane avvocato statunitense,
Paul Harris. Questa piccola idea, un incontro tra amici,
è diventata una grande realtà associativa: oggi ci sono più di un milione
di soci in tutto il mondo. Noi realizziamo
i nostri programmi in due settori, essenzialmente. Quello
umanitario e quello educativo. Il nostro motto è: servire al di sopra
dell'interesse personale. Noi non facciamo beneficenza. Realizziamo
progetti e programmi».
Chiunque può entrare nel Rotary? «Come in altre realtà associative,
si entra per cooptazione. Non ci si iscrive ma si viene chiamati.
Vige il principio delle classifiche. Ci sono x classifiche di rappresentanza
nei vari settori economici e professionali che vanno a coprire un territorio».
Ed ogni club si impegna per intervenire nella comunità...
«Certo, parte dei nostri programmi sono dedicate alla collettività. Proprio in
questi giorni abbiamo donato importanti strumenti diagnostici all'ospedale ed alla
Asl».
Al Palacultura, dalle 20.00, si festeggeranno questi 100 anni. Come?
«Ci saranno due momenti musicali. Uno con Roberto Prosseda. E uno con
Giordano Antonelli. E poi
verranno conferiti riconoscimenti, annunciato le iniziative e ci sarà
la premiazione del premio di laurea Mirella Barbato, un'iniziativa a cui noi
teniamo molto e che quest'anno è giunta alla sua sesta edizione».
Elisabetta Rizzo
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