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Latina. Bollette rifiuti urbani, i Ds contestano le lettere
Le lettere, promesse da Finestra, e spedite dal Monte dei Paschi di Siena, che i cittadini stanno ricevendo in questi giorni, relativamente alle spiegazioni sulle bollette Tarsu, aggiungo al danno la beffa. Questa è l’accusa che i Ds, del gruppo consiliare di Latina, lanciano al Sindaco. Per loro nella lettera viene riportato solamente l’operazione che ha determinato l’ammontare della tassa, tuttavia «c’è un elemento che lascia perplessi ed è quello legato al fatto che sono riportate in modo parziale ed incompleto delle informazioni, che faranno soltanto perdere ulteriore tempo ai contribuenti, provocando l’ennesimo caos, che si somma a quello già prodotto. Infatti nella lettera vengono segnalate alcune agevolazioni, ma i nostri amministratori hanno omesso di dire che per quest’anno nulla si può fare e che, al limite, le agevolazioni minime previste, potranno essere valide dal prossimo anno. Come nessuno ha ritenuto doveroso informare i contribuenti che, per ottenere queste agevolazioni sarebbe stata sufficiente l’auto certificazione». Per i consiglieri diessini questo è il minimo, e fanno conoscere la storia di una signora, rivoltasi agli sportelli degli uffici comunali per chiedere «quali agevolazioni fossero previste per lei e la sua famiglia che rientravano nella categoria “titolari di reddito pari o inferiore all’importo di pensione minima Inps, tenendo conto del nucleo familiare” come scritto nella lettera. La famiglia in questione è composta da quattro persone ed hanno come unico reddito la pensione di invalidità del capofamiglia (equiparata alla minima Inps) pari a 9.156.890 di lire annue. Alla signora sono arrivate da pagare 299.000 lire di Tarsu. Logicamente appare con chiarezza che questa famiglia la Tarsu non la può pagare, visto che una figlia è anch’essa invalida in via di riconoscimento, e non dispongono di altre entrate. In effetti la signora trovava risposta al suo quesito, il regolamento per casi come questo prevede l’esenzione, ma, e questo non c’è scritto nella lettera inviata dall’esattoria comunale, la domanda che può essere inoltrata quest’anno avrà effetto soltanto dal prossimo». Basandosi su questi episodi, e non solo, i consiglieri guidati da Giorgio De Marchis, deducono quanto per loro sta succedendo nel Comune, che «ormai non è in grado di mettere in campo una politica vera di solidarietà, e che per inseguire i sogni del Sindaco e del suo staff ha massacrato di tasse i latinensi, è un preciso dovere morale per Finestra ed i partiti del Polo fornire le risposte a queste situazioni».
Remigio Russo
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