Venerdì 02/05/2025 
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Latina. Doolin Street. Massimo Palumbo, lezione di eleganza. Ci lascia spernacchiare per mesi la sua opera. Al punto che pensavano che non ci conoscesse. Poi ci scrive. E la perfidia della Corsetti è vinta

Caro Mauro, mi sto riprendendo dall’attacco batteriologico messo in atto dagli artisti locali per neutralizzarmi. Come detto in due righe qualche settimana fa il 20 marzo si inaugura un nuovo monumento in centro città. Non l’ho visto, ma ho conosciuto le due artiste che l’hanno concepito e realizzato. Mannaggia sono dotate di un certo senso dell’ironia. Di fronte a questo, lo confesso, la mia carica si indebolisce. Mi piacciono le persone che accettano la critica e la interpretano come un invito al dialogo. Hanno già detto che non vedono l’ora di leggere quello che scriverò di loro in Doolin Street. Quindi, per dispetto, non scriverò niente. Mi hanno rovinato la festa. Vuoi mettere Massimo Palumbo? Mi ha lasciato infierire per mesi, ha taciuto su ogni commento circa la sua opera di Largo Vittime di Nassyria, ha letto in silenzio ogni aggettivo avvelenato. Eravamo tutti convinti che non conoscesse Doolin Street e che gli amici che eventualmente lo leggevano, gliene avessero nascosto l’esistenza. Un giorno, superandomi in perfidia, ho detto che mi sarebbe piaciuto avere una miniatura del suo monumento "la fiamma del carabiniere", racchiusa in una palla di vetro e con la neve che scende. E lui che fa? Mi spedisce in redazione un bozzetto della sua opera (nella foto della settimana) con una lettera che riporto:
«Non abbiamo il piacere di conoscerci, ma seguo da tempo le incursioni sulla pagina "cultura" di ParvapoliS. Ho letto anche l’ultimo intervento in cui si faceva cenno ai festeggiamenti a base di Guinness!! Non so se tutto questo è vero, ma va benissimo, è il sale del quotidiano ed anche queste cose servono compreso l’atteggiamento critico che in una città come Latina è quasi sempre assente. Ognuno dovrebbe comunque fare la propria parte senza remore e fa sì che forme di dibattito possano crescere e le idee o le diverse forme di espressione possano confrontarsi a favore di una crescita complessiva che deve riguardare tutti. Avrei voluto inviare in formato mignon "la fiamma" (...Sarebbe gradita anche una riproduzione in scala del monumento di Largo Caduti di Nassyria...) ma per il momento ne sono sprovvisto. Ho voluto però cogliere l’occasione ed inviarle un piccolissimo disegno, un bozzetto di quelli che anche un "artista locale" usa fare quando gli capita la ventura di dover decidere se accettare o meno la sfida, il mettersi in discussione , il porsi all’attenzione degli altri, il farsi giudicare, e poi sciogliere l’interrogativo più pesante...COSA FARE....?? Spero di non averla importunata...e ci scusiamo nel caso in cui abbiamo dato la sensazione di esserci presi troppo sul serio. Saluti. Alziamo le Guinness. Massimo Palumbo. PS. Dimenticavo:....per fortuna che per Latina circola un certo Antonio Pennacchi, ed una Maria Corsetti che non so chi sia, ma a lingua lunga non li frega nessuno!!!".

Maria Corsetti


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