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Latina. Termovalorizzatore, Andreatta risponde a Migliori. «Le alternative non ci sono per chi non le vuole. E non viene ai convegni»
Come portavoce del Comitato Popolare Unitario Antitermovalorizzatore mi sento autorizzato a
rispondere ad un'intervista rilasciata ieri a ParvapoliS da Roberto Migliori, consigliere
provinciale di An e presidente della commissione provinciale bilancio. Scrive
Sergio Andreatta: «Almeno noi del Comitato di Bainsizza - Montello, non so gli altri, non
facciamo certo demagogia ad opporci all'installazione nella Valle dell'Astura. Difendiamo
semplicemente, e con passione e senza macchie, i nostri legittimi interessi, economici,
culturali spirituali e di tutela della salute, pure salvaguardati come inviolabili dall'art.2
della Costituzione. Al termovalorizzatore ci sono alternative, eccome! Basta vederle!
L'hanno dimostrato per vari aspetti e convenienze, non noi, ma gli illustri Relatori ai
recenti Convegni pontini (il dr. B.Commini del CNR - PON Sicurezza e Ass. Nimpha onlus, il
prof. GP.Ravagnan del dipartimento di scienze ambientali della Cà Foscari, il sindaco
G. Giovannoli e l'ass. B.Minniti del Comune di Sermoneta e, al precedente Convegno
di Priverno, anche il prof. A. Cepparulo dell'Univ. Federico II di Napoli, la dr.ssa R.
Laraia responsabile dell'Apat, l'ing. Di Stefano dell'AMA RM e Michele Rasera del
Consorzio Priula di Treviso). Peccato che Migliori e gli altri della stessa cordata (ed E.
Longarini, portavoce del presidente, che si diverte a tormentarci su La Provincia)
non siano intervenuti! Nessuno di loro al grande e importante convegno di venerdì scorso
al G.B.Grassi. Sulla chiusura delle discariche siamo tutti d'accordo: chiudiamole, sia pure
gradualmente giacché un cestino in casa è, provvisoriamente, sempre meglio del tappeto per
nascondere le immondizie. La discarica è il male massimo, chi non è d'accordo? E non lo è
stato, per quarant'anni, solo per noi a Bainsizza? Ma evocare l'emergenza rifiuti per
puntare garibaldinamente all'installazione del "termoinceneritore" (vera sua, unica,
legittima eurodefinizione come afferma Rosanna Laraia, responsabile del Servizio Rifiuti
dell'APAT, agenzia statale per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici i niente)
è come dire che "per sparare a un cane bisogna prima dire che ha la rabbia!". Voler
trovare, come nel detto americano, una giustificazione a priori all'operazione,
"ad ogni costo" (per evocare il titolo di un vecchio libro del sen. A. Finestra).
Apprezziamo, peraltro, l'idea, di un fondo di mutuo soccorso per i comuni più piccoli, un
fondo che preveda nel bilancio interventi nel sociale ed interventi sul Territorio. Ci
piacerebbe, però, che si individuassero più risorse per la raccolta differenziata
spinta da promuovere "porta a porta" e da attuare con un'operazione di socio-educazione
all'80% dei RSU (e quindi il residuale 20% si potrà anche termoincenerire: inviandolo
il nord della provincia a Colleferro, il sud a S.Vittore), senza necessità di altri,
nuovi impianti non necessari e senza muovere poste in bilancio per la "ristorazione
per chi è a contatto con servitù come termovalorizzatori o centrali nucleari". Chiara
e forte risuona, così in definitiva, la dichiarazione di Migliori che è bene che
tutti conoscano: "Sì, la posizione del centrodestra è sempre stata molto chiara.
Non si tratta di discutere se sia il caso di farlo o meno, perché questa è pura demagogia.
Le discariche devono morire. E non ci sono alternative. Si tratta piuttosto
di avviare una concertazione sociale per stabilire dove costruirlo". Che è poi meno,
molto meno di quello che ha sempre affermato fin dall'inizio Forza Italia e ribadito
ultimamente il sindaco Mochi, durante la manifestazione di Pontinia del 2 scorso, pure
sicuri di appiapparlo a Bainsizza - Montello, passate le elezioni. Quale sensazionalismo
in questo se non una stringente coerenza, seppure da noi non condivisa?
Mauro Cascio
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