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Aprilia. Stradaioli sindaco. «Le infrastrutture? Da anni non abbiamo avuto investimenti importanti. Ma il Corridoio è una cattiva idea»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mario Stradaioli, candidato sindaco del
comune di Aprilia per il centrosinistra. Perché un imprenditore, un noto
imprenditore, vuole far politica?
«Ma, la scelta è dettata dalla voglia di fare qualcosa per la città in cui
sono nato, vivo. Una città che negli ultimi anni ha vissuto una situazione
di degrado, anche amministrativo. Così voglio impegnarmi».
Quali i punti del suo programma elettorale? «Una riorganizzazione seria
di Aprilia, di tutti i nuclei spontanei abusivi. Un grosso impegno per la
riqualificazione e il recupero delle periferie. Aumentare i servizi:
sociali, sportivi, culturali. Infine le infrastrutture: anche qui da anni
non abbiamo avuto investimenti importanti».
Aprilia è conosciuta, sarà anche un luogo comune, per la criminalità. Ci sono
responsabilità politiche?
«Io non credo che Aprilia abbia grossi problemi di criminalità. O comunque
non in maniera significativa. C'è, come in tutte le città industriali, una
grossa percentuale di immigrazione e grossi disagi sociali. Poi sì: droga,
criminalità. Ma non a livelli di guardia». Nessun allarme... «È un territorio
grande, stretto tra Roma e Napoli. È normale ci possano essere infiltrazioni
della criminalità organizzata. Ma non credo che qui la situazione sia più
allarmante che altrove».
Il Territorio Tirrenico è una buona idea per rilanciare il territorio?
«È un'opera di cui Aprilia non ha bisogno. Attraversa Aprilia dall'esterno,
portando ben pochi benefici. Io sono per un ammodernamento della Pontina,
portandola a tre corsie. Per la bretella Cisterna- Valmontone. E lavori
sulla Mediana. Ma il Corridoio non è indispensabile. Anzi, a tratti è
anche dannoso».
Elisabetta Rizzo
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