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Latina. Alchimie e provocazioni. Massimo Graziani: «Se qualcuno si spaccia per prete non vengono messe in dubbio le colonne di San Pietro»
Vorrei spezzare una lancia a favore di Eros Pagni, che è un’ottimo e consumato attore, e non ha pertanto l’obbligo di essere anche un docente di metafisica. Non purtroppo ho visto lo spettacolo in questione ma conosco gli scritti di Ben Jonson, ed è lampante che il suo interesse era verso la commedia umana piuttosto che verso l’ermetismo. Dottrina di cui sappiamo avesse un grande rispetto come quasi tutti gli intellettuali del suo tempo. I suoi personaggi non sono veri alchimisti ma si spacciano per tali, approfittando del fatto che come diceva Toto’ la mamma dei cretini è sempre incinta e la credulità popolare abbonda sotto ogni cielo. Del resto se qualcuno si spaccia per prete non è che per questo vengono messe in discussione le colonne di San Pietro. L’Alchimia sta all’Occidente come lo Yoga sta all’India, o lo Zen al Giappone, ed il Sufi alla Persia. Si tratta di una dottrina affascinante e misteriosa ma non per tutti, un meraviglioso viaggio interiore cosparso di ostacoli per confondere gli intrusi, coloro che gli alchimisti chiamavano in maniera spregiativa "soffiatori di fornelli".
Non era l’oro materiale che cercavano gli alchimisti, infatti un vecchio adagio ermetico recita che la pietra dei filosofi la trova solo chi non la cerca.
Massimo Grazuani
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