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Latina. Firme false. Angelo Bonelli (Verdi): «Anche Storace è colpevole. Pisanu non faccia due pesi e due misure». E l'inchiesta si allarga
«Ci sono anche le firme false di Storace. La procura della Repubblica di Roma ha aperto
un’inchiesta sulla lista civetta Verdi, presentata da Storace, che ha clonato il simbolo
dei Verdi in aperta violazione del simbolo della federazione nazionale dei Verdi. Un autista
del tribunale di Roma compare a sua insaputa tra i sottoscrittori della lista ecologisti
Verdi». Lo afferma in una nota Angelo Bonelli, Coordinatore nazionale dell’esecutivo dei
Verdi.
«Dopo aver clonato il simbolo dei Verdi - dice Bonelli - dopo aver fatto la vittima di un
complotto ordito ai suoi danni, adesso Storace si ritrova con una lista che lo sostiene
che ha firme non autentiche».
«Ciò che è grave - dice Bonelli - inoltre è che il 5 marzo del 2005 l’ufficio centrale
elettorale aveva escluso la lista Ecologisti verdi perché avevano presentato solo 1959
firme anziché le 2mila previste per legge. Dopo due giorni l’ufficio centrale regionale
ha riammesso la lista. L’articolo 8 della legge elettorale regionale sulla confondibilità
dei simboli non è stato rispettato».
«Ribadiamo la nostra richiesta di rispetto puntuale delle leggi elettorali nazionali
e regionali perché non siamo disponibili a partecipare ad elezioni truccate -
conclude Bonelli - Il ministro degli Interni Pisanu non usi due pesi e due misure,
si comporti da ministro e non da esponente di partito, e usi la stessa solerzia che
ha avuto con Alternativa sociale. I Verdi chiedono l’intervento del Presidente della
Repubblica Ciampi per riportare serenità e rispetto delle leggi elettorali. Il Lazio
non è l’America Latina e le regole democratiche di svolgimento delle elezioni devono
essere rispettate».
Ad Imperia 3 indagati per falso e favoreggiamento. A Milano accertamenti sulle firme
presentate per le Regionali: fra le 4 organizzazioni coinvolte, c'è anche stavolta
Alternativa Sociale della Mussolini. Un fascicolo aperto a Firenze.
Mauro Cascio
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