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Revisori dei conti al Comune, ecco le polemiche
Oltre alle polemiche in casa di Forza Italia, per queste nomine dei revisori, addirittura si registra del vero e proprio sconcerto anche tra i banchi dell’opposizione. In una sua nota il consigliere Pasquale Mancini spiega che le nomine del Consiglio Comunale di ieri hanno fatto registrare una divisione tra i consiglieri della opposizione che hanno presentato due proposte, votate dai Consiglieri, riportando l'una 9 voti e l'altra 5. «La presentazione del nome alternativo a quello del Ppi e dei Ds, da me presentato – prosegue Mancini – si è resa indispensabile perché la proposta dei Ppi e dei Ds era stata presa, a detta degli stessi Capigruppo, dai Segretari dei rispettivi Partiti (non hanno detto se di livello Provinciali o Comunali, a cui loro si dovevano adeguare!). Certo è che la decisione è stata presa senza un preventivo confronto, senza coinvolgere nella decisione tutti i Consiglieri Comunali dell'opposizione. Non ci si può chiedere di adeguarci a simili comportamenti o a decisioni assunte chissà dove». Lo sconcerto e il malumore per questa vicenda diventano rabbia quando il consigliere spiega che quello usato è «un metodo impositivo e autoritario, lesivo ed offensivo della dignità e
responsabilità dei Consiglieri Comunali, che vengono, sovente, espropriati delle
loro prerogative dalle segreterie dei Partiti». Ma non manca l’interrogativo con il conseguente commento finale. «Perché si ricorre alla presentazione del nome a pochi minuti dalla votazione, impedendo di fatto, una valutazione più generale anche tra Segreterie Politiche e Consiglieri Comunali; riunione più volte inutilmente richiesta? Questo modo di fare viene inevitabilmente vissuto come un accordo di vertice che è fuori dai meccanismi partecipativi e democratici, quanto, poi, non viene visto come spartizione, tra Ds e Ppi».
Remigio Russo
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