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Latina. Regionali. Claudio Moscardelli: «Dopo i disastri che ha fatto in sanità Storace è ironico impostare la campagna elettorale sul "cuore"...»
Storace ha presentato il suo programma riproponendo gli impegni proprio
in quei settori più penalizzati dal suo governo, come per la sanità. In
questi ultimi anni, l’attuale Giunta Regionale, presieduta da Storace,
ha penalizzato le province e non ha mantenuto gli impegni assunti per
il nostro territorio come, per esempio, il raddoppio della S.S. 148
(Pontina), il collegamento con l’Autostrada attraverso la Fondi -
Ceprano, tagliando così fuori dai collegamenti il MOF di Fondi e il
Porto di Gaeta. Nella sanità, Storace, in linea con la politica di
Berlusconi, ha introdotto il pagamento del ticket, ha tagliato i posti
letto negli ospedali, i fondi per i personale e per le attrezzature; le
liste di attesa per gli esami specialistici sono lunghissime (anche un
anno): ci vuole la faccia tosta di Storace per parlare di ulteriore
abbattimento delle liste di attesa. Ha riproposto la politica dei
Distretti industriali, falliti nel Lazio e in provincia di Latina per
la gestione burocratica dei bandi che ha fatto la sua Giunta, che ha
affossato sul nascere il polo chimico farmaceutico e quello agro
alimentare nella nostra provincia: altro che promuovere l’impresa
privata. D’altra parte, la perdita di posti di lavoro, la chiusura di
aziende e il precariato per i giovani sono stati i risultati della sua
azione di governo. Il silenzio di Storace sull’agricoltura è
comprensibile: la vaccinazione dannosa per la "lingua blu" e la legge
delle quote latte hanno distrutto i nostri allevamenti per favorire la
Lega di Bossi e il Nord. È giunto il momento di cambiare, di dare una
svolta nel Lazio e in Italia e Marrazzo punta sullo sviluppo di tutta
la regione e in particolare delle province: 1) la mobilità con il
raddoppio della "Pontina", il collegamento con l'autostrada e il
potenziamento del trasporto pubblico su rotaia; 2) il lavoro, con
incentivi alle imprese per assumere con contratti a tempo indeterminato
e un piano straordinario di investimenti per scuola - università -
ricerca e formazione professionale; 3) una diversa distribuzione delle
risorse per finanziare lo sviluppo delle province; una nuova legge
elettorale che dia più rappresentanza alle province; la promozione di
sistemi integrati come quello del Lazio sud, tra Latina e Frosinone -
che insieme hanno un milione di abitanti - per essere più forti nel
Lazio; 4) la casa, con una politica di sostegno finanziario ai giovani
e alle famiglie; 5) la sanità, con reparti di alta specializzazione
anche nelle province; la programmazione di nuove strutture per
razionalizzare e modernizzare quelle esistenti; la valorizzazione del
patrimonio medico con una formazione di eccellenza; l’utilizzo dei
medici di base e delle farmacie come risorsa preziosa per molti
servizi, come le prenotazioni per gi esami specialistici; un Nuovo
Servizio di Emergenza per rendere tempestivi ed efficaci gli
interventi. Storace e Berlusconi hanno dato prova di non aver saputo
governare: a coprire il vuoto non bastano i milioni di Euro spesi per
manifesti e pubblicità per "venderci" la "regione del cuore", una
trovata pubblicitaria che ha il sapore della beffa.
Elisabetta Rizzo
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