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Latina. Iraq: gli Americani ci usano come dei servitori sciocchi. Centinaia di persone per Oliviero Diliberto: «Quasi quasi chiedo la residenza»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Oliviero Diliberto. Un altro soldato morto. E i comunisti chiedono ancora il ritiro delle truppe... E il terrorismo? «Quanti morti dovremo piangere prima di tornare indietro? Siamo lì perché al servizio degli americani». Ma le nostre truppe sono lì per un processo di pacificazione... «Lei sta esprimendo la sua posizione. Non mi sta facendo una domanda. Per me siamo subalterni. Per giunta agli ordini dei polacchi. Quindi con la dignità sotto le scarpe. Odiati da tutti gli arabi. Noi, che siamo nel Mediterraneo. Mica come gli Americani che stanno lontani. Quindi è un gioco a perdere». Gli iracheni sono corsi a votare. C'è voglia di democrazia, di normalità... «Sì, ma hanno vinto gli Sciiti che chiedono che l'America se ne vada. Mica ha vinto il presidente in carica». Una situazione a cui si è arrivati dopo una guerra preventiva... «Una guerra contro un dittatore feroce a cui era stata data la cittadinanza onoraria di Detroit. Gli americani lo hanno protetto, armato e protetto. Quando ha leso gli interessi americani nel Kuwait allora hanno scoperto che gasava i curdi. Ma li gasava anche prima. Quando era loro amico». Sgrena e Calipari. Voi avete parlato di agguato. Niente errori italiani? «Io non so come sono andate le cose. E credo non lo sapremo mai. Come Ustica. Calipari non so. Se non ha comunicato agli americani delle cose lo ha fatto perché ne aveva paura». Vittorio Feltri ha lanciato una campagna contro il "sequestrato ingrato". Una provocazione? «Libero sta per pagarci una bella sommetta perché ci chiamò amici dei terroristi. Penso che si qualifichi da sé». Lei sostiene Stradaioli ad Aprilia e Marrazzo alla Regione. Ed ogni volta che viene a Latina c'è tanta gente che la viene a vedere. Lei ha detto: "quasi quasi prendo la cittadinanza qui"... «È una cosa abbastanza singolare, è vero. Però ogni volta ci sono sale stracolme. E il mio partito ha raddoppiato i voti. Io la prendo davvero la residenza».

Elisabetta Rizzo

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