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Cisterna. Libri da scoprire. "I grandi pontini". Andrea Apruzzese: «Mi interessava raccontare e riscoprire figure del nostro (amato?) territorio»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Andrea Apruzzese. Un volto noto ai lettori del nostro
quotidiano online. Nessuna presentazione, perché non te la meriti. Mi fai concorrenza
qui sul web il che non va bene. Ma veniamo alle cose serie. È stato presentato a Cisterna,
nell'ambito della prima Rassegna dell'editoria pontina,
il tuo libro "I grandi pontini". Un grande impegno che ti ha tenuto un po' lontano dal
video di ParvapoliS, i nostri fan più accaniti lo avranno notato, per cimentarti in
questa avventura... «Sono stato coinvolto da Rita Calicchia e Gian Luca Campagna.
Mi interessava raccontare e riscoprire figure del nostro territorio, qualche volta
dimenticate. Tanti nomi che mi hanno affascinato: Vincenzo Rossetti, Remigio Paone, il
più grande impresario italiano del novecento». La ricerca è stata difficile?
«In alcuni sì. Tanta ricerca di testi. Tanti giorni passati in biblioteca. E tanto tempo
per sentire le fonti dirette, ossia le interviste a figli o nipoti dei "grandi pontini" per
dare anche un aspetto emozionale, umano». Un personaggio che ti ha colpito di più
c'è? «Forse Rossetti. Ha fatto una scelta. Quello di fare il medico in mezzo alle paludi
per stare vicino alle persone che soffrono. È un esempio di sacrificio e di amore
per il prossimo». Quanto è importante che i cittadini pontini leggano questo libro?
«Si può imparare tantissimo. È un terra dal grande passato».
Elisabetta Rizzo
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