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Aprilia. Elezioni. Calogero Santangelo: «Io sento gli elettori come una famiglia. Voglio rendere indietro ciò che ho avuto in 40 anni»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Calogero Santangelo,
candidato a sindaco di Aprilia. Quali i punti fondanti
del suo programma elettorale?
«È il programma dell'uscente sindaco Meddi. Noi speriamo di
riprendere lo stesso discorso.
I punti essenziali sono diversi. Il recupero dei nuclei spontanei,
per esempio. E poi vogliamo riqualificare il centro: quella è la città
degli apriliani, il cuore pulsante. Una riqualificazione edilizia e non
solo».
Intanto in consiglio comunale è stata approvata all'unanimità la "Variante"...
«Un atto importante, ma soprattutto un vero atto concreto nei confronti di tutta la
popolazione che da anni attende questo Ok amministrativo per poter cominciare a
regolarizzare e finalmente qualificare i nuclei nati spontaneamente. Quello a cui siamo
giunti è l'adozione della variante, ora il via a tutto un iter che inizia con i 60
giorni dalla pubblicazione della delibera, in cui i cittadini interessati potranno
prendere visione degli atti e inoltrare le eventuali osservazioni ed eccezioni. Dopo di che
sarà compito della prossima amministrazione, quella che risulterà vincente alle prossime
elezioni, acquisire le osservazioni, le eccezioni e trasmettere tutto alla Regione
Lazio per l'approvazione Urbanistica definitiva. Questi gli aspetti più tecnici,
ma che possono definirsi i più importanti per cominciare a parlare di vera Variante.
Sono completamente d'accordo alla conclusione veloce dell'iter, affinchè si possa
parlare di pianificazione territoriale, in particolar modo la variante dovrà porre
riguardo alla dotazione di servizi e di infrastrutture primarie e secondarie,
valorizzando la qualità edilizia ed il recupero stesso. Sono convinto, e su questo
mi impegno sin da ora, che se dovessi vincere questa tornata elettorale, la prima cosa
che farò è attivarmi affinché tutti i finanziamenti che la Regione e lo Stato mette
a disposizione per la causa, oltre alle risorse del nostro Ente, saranno utilizzati.
Solo così le borgate, le periferie e tutte le campagne di Aprilia, possano essere
dotate di strutture ed infrastrutture che gli rendano la più doverosa dignità».
E poi lavoro, famiglia, cultura... «La qualità della vita è
legata a questi tre fattori. Un'amministrazione non può che tenerne
conto».
Lei ha detto una cosa bella e toccante: io non ho una famiglia, ma 75.000 elettori sono una famiglia
allargata... «Sono quasi 40 anni che mi dedico ad Aprilia. Ho avuto grandi soddisfazioni
nella professione. E ora voglio ridonare agli apriliani parte di quanto hanno dato a me».
Elisabetta Rizzo
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