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Latina. Quelli a cui rode il culo. Ferdinando Parisella: «Non possiamo sempre generalizzare. C'è chi promette. E c'è invece chi lavora»

No, no, cara Elisabetta. Non ci sto. Non possiamo sempre generalizzare. Bisogna avere il coraggio di riconoscere che stavolta, forse per la prima volta, si può votare, si deve votare, perchè ci sono cose fatte sotto gli occhi di tutti. In questi cinque anni la Regione Lazio si è messa in moto come mai era successo. I grandi ospedali ne sono la prova. Ed i piccoli qui da noi invece di essere chiusi sono stati ben riconvertiti. Grazie a Storace. Eppoi come si fa a non riconoscere che Fabrizio Cirilli ha lavorato bene e duramente? Come si fa a non riconoscsere che ha sconfitto la burocrazia, dietro la quale troppi politici locali, compresi molti sindaci, si nascondono? Elisabetta lo sai ti voglio bene, ma in democrazia chi fa va confermato e non va confuso con chi, come giustamente dici tu, vive di promesse e solo di promesse. Per la prima volta si vedono opere pubbliche, grandi opere, in fase avanzata di realizzazione. I lavori al mare sono di dimensioni colossali e riguardano tutta la provincia. L'oasi verde ai quartieri Nascosa e Nuova Latina sono lì a testimoniare che si può. E così tante, ma tante altre cose. Compresa l'azione contro l'usura. Il mio non è uno spot elettorale, ma bisogna riconoscere chi fa e chi non fa. Purtroppo sono pochi in questa provincia quelli che sanno fare. Ripeto, bisogna avere il coraggio di riconoscere e confermare chi sa fare. Ti lamenti giustamente, ma stavolta non ci possiamo chiamare fuori. Eppoi è primavera sono d'accordo con Maria Corsetti viva la rinascita ed ora bella come il sole, elegante come la luna, vai votare.

Ferdinando Parisella