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Latina. Quelli a cui rode il culo. Maria Corsetti: «A volte si ferisce anche il mio di senso estetico. Ma mica per questo rinuncio al voto»
Mi dispiace, Elisabetta, ma il mio voto non lo riceveresti. Se "farsi rodere" è normale,
fare del rodimento la propria bandiera è inutile ed anche dannoso.
Ti accanisci contro gli spot elettorali delle televisioni private: ti ricordo che - a parte
la Rai - le televisioni (così come le radio e la stampa periodica) vivono di pubblicità.
E che in ogni caso gli spot che trovi di qualità così pessima potrebbero andare sulla Rai o
su Mediaset: basta pagare gli spazi.
Allora o ci rendiamo conto di una cosa - che non è scandalosa - e cioé che il più dei mass
media vive di pubblicità (non a caso di definiscono "commerciali") e che la censura deve
esser circoscritta a casi che presentano elementi di illegalità, oppure disgustati e con la
colite, azioniamo quel meraviglioso strumento che dagli anni '70 vive con noi: il telecomando.
Che ci fa cambiare canale o decidere di spegnere.
Quanto alle "esaltazioni elettorali" credo che l'uomo, il cittadino, che va a votare sia
intellettivamente dotato di una certa facoltà di discernimento. Non voglio dire che è come
chi va a fare la spesa, ma in un'epoca in cui il marketing elettorale è una realtà, tutto
sommato non è peregrino promuovere un candidato così come si promuove un prodotto.
Tutto questo non è illegale, lo stesso messaggio subliminale, cioé quello che va a toccare
gli angoli più nascosti della psiche non è illegale (a meno che non si verifichi il caso,
sospettato non mi ricordo in quali elezioni: si arrivò a dire che in alcuni spot erano
inseriti dei flash non percepibili ad occhio nudo, ma che condizionavano la mente...mi sembra
fantascienza).
Naturalmente il tuo diritto ad esternare la critica non si discute, e se vuoi la mia opinione
in merito, dico che si potrebbe fare uno sforzo in più per migliorare la qualità della
comunicazione a pagamento locale. In pratica gli spot (non solo elettorali) potrebbero
essere confezionati meglio, favorendo anche una collocazione sul mercato di figure come
grafici pubblicitari, speaker professionisti ed attori.
Il senso estetico può essere offeso anche da uno spot, su questo non ci sono dubbi. Ma
non mi sembra un buon motivo per rinunciare al diritto al voto.
Maria Corsetti
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