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Latina. Addio al Corridoio Tirrenico. Giorgio Libralato (Verdi): «Un altro progetto faraonico che Zaccheo può cominciare a dimenticarsi...»

«Con la vittoria di Marrazzo tramonta definitivamente il progetto del corridoio tirrenico meridionale, ma d'altronde la delibera del CIPE con il relativo finanziamento non ha mai visto la luce e l'approssimazione dell'opera è stata evidente fin dall'inizio». Scrive Giorgio Libralato dei Verdi: «La più grande manifestazione svoltasi a Latina con oltre 10.000 persone che hanno manifestato sotto la grandine, con la contrarietà di forze, associazioni molte delle quali di destra, erano un segnale forte e significativo che le necessità della nostra provincia sono ben altre. La SS (SR) 148 Pontina necessita di essere messa in sicurezza, con la realizzazione di complanari (tra Pomezia e il raccordo anulare), dell'allargamento (da Borgo Piave a Terracina), dell'eliminazione di tutti gli incroci a raso, la realizzazione di opere d'arte (ponti e viadotti). La viabilità da Terracina fino al Garigliano deve garantire una migliore scorrevolezza e sicurezza e deve essere completamente ridisegnata. I trasporti pubblici devono essere resi dignitosi ed alternativi e privilegiati alla viabilità privata con corsie privilegiate e di emergenza, vanno potenziate i percorsi su rotaia e via mare che si devono integrare adeguatamente con il trasporto su gomma. L'eliminazione di semafori deve seguire alla realizzazione di rotatorie. Tutte le strade devono essere rese più sicure, illuminati gli incroci, sostituita ed adeguata la segnaletica stradale, vanno tolti i cordoli lungo le strade, i ponticelli e le strettoie devono essere adeguati alle nuove necessità del trasporto. Anche per la SS 7 Appia va allargata la sede stradale ed eliminati gli incroci a raso. I collegamenti trasversali all'autostrada devono essere realizzati».

Mauro Cascio


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