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Latina. Fecondazione assistita. I Radicali: «Passi il rispetto per i cattolici. Ma non possiamo pensare di calpestare la democrazia»
«Il Governo non deve avere paura. Scegliere una data che sia favorevole alla partecipazione
popolare, può solo che giovare alla coalizione di maggioranza. Dopo la sconfitta alle
regionali, quello che serve è una ventata di aria fresca e il referendum è la prima
occasione per Berlusconi & C. di far sentire i cittadini liberi dal giogo antidemocratico
da cui si sentono stretti e che li porta a votare, magari solo per protesta, per il centro
sinistra». Osserva Daniele Capezzone, segretario nazionale dei Radicali Italiani:
«Il Premier non ascolti ancora una volta le imposizioni delle posizioni cattoliche, ma
capisca che proprio i voti cattolici non si mantengono con l’ennesima sconfitta della
democrazia, cioè con il favorire la non partecipazione al voto, ma semmai facendo campagna
per 4 no, contro la nostra per 4 sì.
Il referendum deve essere visto come un’occasione per recuperare la fiducia che
l’elettorato ha perso nei confronti della maggioranza. Per questo il 29 maggio deve essere
la data prescelta».
Mauro Cascio
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