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Roma. Le vie del dubbio e della disperazione. In scena "Il signor Ibrahim e i fiori del Corano". Mario Zucca: «Un testo che va dritto al cuore»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mario Zucca, in scena in questi giorni con "Il signor Ibrahim e i fiori del Corano" di Eric-Emmanuel Schmitt. «È una storia straordinaria raccontata da un "piccolo ebreo", un'amicizia nata in un quartiere popolare parigino le cui strade hanno nomi di favola (Rue Bleu, Rue de Paradis) diventano amici un anziano bottegaio musulmano adepto al sufismo e nato in Turchia, Monsieur Ibrahim, e un adolescente ebreo a cui l'essere ebreo non interessa affatto. Il ragazzo Momo vive solo con il padre in un grande appartamento oscuro. Il padre è un uomo tetro, depresso, punitivo, la madre se n'è andata, è il ragazzino a fare la spesa, cucinare, rubacchiare per poter frequentare le cordiali prostitute del quartiere. Il signor Ibrahim è il droghiere di fronte che lavora sempre dalle otto a mezzanotte ma senza fretta, senza affanno; un uomo sereno, spiritoso, lieto, che insegna a Momo tante cose: quant'è bella Parigi, come sorridere, come portare un paio di belle scarpe, come vivere. Il padre del ragazzo viene licenziato, se ne va per la vergogna di non riuscire a trovare un nuovo lavoro, finirà suicida sotto il treno. Il legame tra il signor Ibrahim e il ragazzo si stringe, diventa paterno-filiale: il droghiere adotta Momo come figlio, lo accompagna al bagno turco, gli compra un'automobile rossa che nessuno dei due sa davvero guidare, lo porta in viaggio sino al proprio Paese, la Turchia, attraverso un paesaggio arido, mineralizzato, molto bello. E lì, dopo un incidente d'auto, il signor Ibrahim muore calmo, sorridente: il ragazzo è ormai in grado di cavarsela da solo. Due nazionalità, due generazioni, due religioni, due culture, due temperamenti, due modi di vivere si trovano a confronto: e non c'è dubbio che l'anziano musulmano sia il più vitale, il più capace in quell'arte di sorridere alla vita racchiusa nei preziosi fiori del Corano».

Elisabetta Rizzo

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