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Latina. Ratzinger, pericolosi passi indietro. Dal libro scritto insieme a Marcello Pera le posizioni su scienza, famiglia, divorzio, gay, diversità

«Senza radici. Europa, relativismo, cristianesimo, islam», questo il libro edito da Mondatori, pubblicato lo scorso anno, scritto da Joseph Ratzinger e dal presidente del Senato Marcello Pera. Qui di seguito sono riportati alcuni brani di questo testo. Un modo per far capire quali siano le posizioni dell'attuale pontefice su temi di scienza, di coscienza e di libera determinazione.
"...nell'ambito concreto del cosiddetto progresso della medicina ci sono minacce molto reali: se pensiamo alla clonazione, se pensiamo alla conservazione dei feti umani a scopo di ricerca e di donazione degli organi, o se pensiamo a tutto l'ambito della manipolazione genetica, la lenta consunzione della dignità umana che qui ci minaccia non può venir misconosciuta da nessuno".
"Tutti sappiamo quanto il matrimonio e la famiglia siano minacciati: da una parte c'è lo svuotamento della loro indissolubilità ad opera di forme sempre più facili di divorzio, dall'altra si va diffondendo la pratica di una convivenza fra uomo e donna senza la forma giuridica del matrimonio. Al contrario, paradossalmente, gli omosessuali chiedono che sia conferita alle loro unioni una forma giuridica, che sia più o meno equiparata al matrimonio. In questo modo si esce dal complesso della storia morale dell'umanità che, nonostante la diversità di forma giuridiche espresse, non ha mai perso di vista che il matrimonio, nella sua essenza, è la particolare comunione di uomo e donna, che si apre ai figli e così alla famiglia. Se da una parte l'unione fra uomo e donna si distacca sempre più da forme giuridiche, se dall'altra l'unione omosessuale viene vista sempre più come dello stesso rango del matrimonio, siamo allora davanti a una dissoluzione dell'immagine dell'uomo, le cui conseguenze possono solo essere estremamente gravi".
"La multiculturalità, che viene continuamente e con passione incoraggiata e favorita, è talvolta soprattutto abbandono e rinnegamento di ciò che è proprio, fuga dalle cose proprie"

Elisabetta Rizzo


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