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Latina. Un mestiere vale l'altro. Ignazio Raimondo: «Un'idea editoriale nata dalle tante segnalazioni che ci pervenivano nella rubrica lavoro di Blù»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Ignazio Raimondo, giornalista, direttore del mensile
"Blù Magazine" (da lui creato oltre cinque anni fa), nonché editore - con la sua
casa editrice Raimondo Editori (creata con il fratello Claudio nell'ottobre del 1999) -
di "Un mestiere vale l'altro" di Roberto Campagna.
Perché hai scelto di pubblicare questo testo presso la tua casa editrice?
«È nato un po' dalle segnalazioni dei lettori, in particolare dai giovani lettori di "Blù",
che ci chiedevano, proprio dopo aver letto alcune rubriche sul mondo del lavoro, di
approfondire la tematica sulla ricerca del lavoro. Ma non tanto "come trovare lavoro",
quanto piuttosto come formarsi per poi procedere alla ricerca dell'occupazione. Allora è
venuto naturale, in collaborazione con la CNA e con la CISL, di creare una pubblicazione
che desse, con un approccio molto pratico e molto informativo, la possibilità - a
chi volesse entrare nel mondo del lavoro - di avere delle informazioni certe. Nel libro
sono quindi presenti venticinque capitoli, e quindi venticinque modi di trovare lavoro,
che terminano proprio con delle informazioni utili: quindi un percorso formativo, al termine
del quale ci sono numeri di telefono e riferimenti pratici per trovare lavoro. Questa è
stata l'idea base per questo libro, e devo dire che nel realizzarlo, noi abbiamo
valorizzato le professionalità che gravitavano intorno alla nostra casa editrice e a
"Blù Magazine": quindi le fotografie (perché ci sono anche molte fotografie,
per rendere visibile il singolo lavoro) sono realizzate da Claudio Raimondo,
il socio, il fotografo, il grafico della Raimondo Editori, e il testo è curato da
Roberto Campagna, che è il caporedattore ed è un giornalista attento ai problemi del lavoro».
Andrea Apruzzese
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