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Latina. Attila colpisce ancora. Allo Scalo c'è poco verde. Ma l'Assessore al "degrado urbano" è capace di tagliare gli alberi persino lì...

Come Presidente dell'associazione "Insieme per Latina" - Onlus mi corre l'obbligo di rappresentare quanto accaduto recentemente a Latina scalo. E Luigi Cardamone scrive: «Che il tema del decentramento alle Circoscrizioni sia una delle opere incompiute e dolenti dell'Amministrazione della città, tocca da vicino tutti i cittadini di Latina e soprattutto coloro che vivono in periferia. Ma che si arrivi a mortificarLe nel proprio ruolo istituzionale è sport dell'assessore di turno spalleggiato spesso dal consigliere comunale "signorotto" del borgo. Andiamo ai fatti: è accaduto che nella sede della 7^ circoscrizione di Latina scalo per festeggiare il 1° maggio S. Giuseppe, il "SIGNOROTTO" ha pensato bene di allargare lo spazio del giardino della circoscrizione, in seguito utilizzato come pista da ballo, facendo tagliare degli alberi. Il taglio degli alberi, in deroga a quelli che sono gli adempimenti di legge e di regolamento, è stato effettuato ancora una volta all'insaputa dei cittadini e, paradosso, con i loro soldi. Infatti l'assessore "MOTOSEGA", l'Attila della natura, come è stato definito dallo scrittore Pennacchi, ha colpito ancora non pago dello scempio cagionato ai giardini pubblici di Latina. Numerosi i cittadini che ci hanno avvicinato manifestandoci le loro perplessità e lamentele per l'operazione fatta dalla spregiudicata "coppia" ed abbiamo allora chiesto al Presidente della circoscrizione come tutto ciò sia potuto accadere. La risposta è stata a dir poco "disarmante" infatti, il Presidente ci ha risposto che la circoscrizione era stata completamente ignorata dall'assessore alla qualità urbana, nonostante il regolamento attribuisce alla stessa circoscrizione una specifica delega di tutela e qualificazione del verde pubblico di proprio interesse e gli alberi, è bene ricordarlo, erano addirittura all'interno della circoscrizione stessa. I cittadini si aspettano che nei prossimi giorni il Presidente ed i consiglieri della circoscrizione si facciano interpreti delle numerose denunce presentate perché dobbiamo smetterla con la politica arrogante fatta da uomini come "motosega" e "signorotto" potenti con i deboli e servili con i potenti. Questi quaquaraquà di Sciascia memoria che hanno paura di tutto, soprattutto di contraddire il padre padrone che hanno scelto. I cittadini, sono stanchi di subire questo teatrino politico in cui il capocomico è in odore di santità, baciato da Dio e capace di vivere oltre il segno dei tempi. Noi crediamo che ci sia un'altra faccia della politica che ritiene che se lo scopo del Decentramento è il servizio al cittadino, sia necessario che a livello di circoscrizione si consolidi una classe di amministratori locali che sappiano interpretare i bisogni e i disagi dei vari quartieri. Che sia necessaria una conoscenza del territorio che, partendo dal basso, sia capace di alzare lo sguardo su orizzonti più alti. Che sia necessario che il Comune lasci parte del proprio potere e coinvolga altre realtà nel governo del bene comune e non solo per il bene "del Comune". Inoltre Noi, crediamo nella battaglia per un maggior coinvolgimento delle circoscrizioni nella vita della città, affinché non diventi una battaglia di retroguardia, ma debba essere considerata quale fase di transizione verso la costituzione di vere Municipalità».

Elisabetta Rizzo


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