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Latina. Speciale Referendum. Graziano Lanzidei (DS): «Complimenti a ParvapoliS per la completezza d'informazione». Un dialogo immaginario
Volevo complimentarmi con voi per l'informazione che state dando su un referendum
importantissimo per la vita sociale degli italiani ma che viene boicottato perchè troppo
spesso, in questo Stato e da sempre, la Chiesa ha un peso che non dovrebbe avere. E
poi ci permettiamo di dire che gli islamici vengono governati da una religione...
Non so a quanto possa servire ma cerco di dare il mio contributo con un dialogo...
inventato... tra un cittadino italiano e un governante.
Dialogo tra un cittadino e un governante davanti al seggio elettorale.
Giornata assolata. Torno da Amsterdam prendendo un volo da Dusserldorf alle ore
12.45. Atterro a Roma Ciampino alle 14.55. Stanco morto faccio una corsa fino a casa.
Doccia veloce. Prendo la scheda elettorale nel cassetto del mobile all'entrata e mi
precipito al seggio. Per votare finalmente quattro si ai referendum. All'entrata della
scuola, trasformata nell'occasione in una serie di seggi elettorali presidiati da una selva
di poliziotti, vedo una bancarella in cui vengono messe in vendita delle piantine per
finanziare la ricerca contro il cancro e la sclerosi multipla. Al tavolino una signora distinta
che è anche una locale esponente di An, al suo fianco tutto il resto del gotha. Mi
avvicino. La saluto. Mi è capitato di fargli più di qualche intervista per il suo ruolo politico.
Un gesto di cortesia e di educazione. E magari un modo come un altro per sapere le
ultime novità della giunta di centrodestra che governa la mia città da più di un decennio.
Porgo la mano. Accendo un sorriso vincendo la stanchezza. "Salve, come va?"
Lei risponde al mio sorriso. Guarda la piantina. "Bene, e lei? E' venuto a votare?"
"Si. perchè?"
La signora sorride ancora, si guarda intorno in segno di compiacenza. Si avvicina.
"Be'... non può votare per dei referendum contro la legge naturale dell'uomo"
Dopo questo invito capisco che per il mio mestiere di giornalista questa discussione sarà
completamente inutile. A quel punto divento un semplice cittadino. Con le sue idee.
"Veramente voto contro la legge sulla fecondazione assistita. Non contro la legge
naturale dell'uomo"
"E no. Così rischi di condannare migliaia di embrioni, di vite umane in essere che
potrebbero invece nascere" il sorriso lentamente si spegne.
"Scusi..." mi gratto il mento "io so soltanto che voto contro una legge che già c'è e che
condanna una serie indefinita di persone che stanno male, che vorrebbero darsi la gioia
di diventare genitori..."
Cerca di liquidarmi. Ha capito che quella discussione non serve a nulla neanche a lei.
"Va bene... allora vada a fare il suo dovere".
Mi fermo un secondo. Rifletto velocemente, il più velocemente possibile.
"Mi dia due piantine"
Lei fa la faccia stupita. Forse si è dimenticata il motivo per cui lei si trova davanti ai seggi.
"V... va bene"
Cerca di farmele scegliere. Gli faccio capire che non me ne frega un cazzo delle
piantine. Contribuisco alla ricerca. Non devo vantarmene con amici e conoscenti.
"Ecco i dieci euro" faccio io.
"Grazie"
"Mi leva una curiosità?"
"Prego"
"Perchè fare un banchetto per la ricerca quando siete contenti di una legge che, di fatto,
ne impedisce eventuali sviluppi determinanti per malattie proprio come la sclerosi che, a
tutt'oggi, non hanno una cura?"
"Perchè quelle ricerche sono contro la legge naturale dell'uomo"
"Spetti un momento. Ma chi cazzo l'ha scritta questa legge naturale dell'uomo. E' un
codice nuovo... qualcosa che avete votato a maggioranza?"
"No. E' l'etica"
Mi fermo un secondo. Inizio a muovere nervosamente la gamba. Brutto segno. Mi sto
infervorando.
"Scusi... ma a voi, quando v'hanno votato, secondo lei, vi hanno chiesto di governare o di
tirare queste menate sull'etica"
"E secondo lei cosa significa Governare con la G maiuscola"
"Guardi io non governo. Vorrei essere governato bene. Le posso dire cosa vuol dire
governare secondo voi"
"Mi dica, mi dica" tutto il resto del gotha, intanto, si avvicina
"Primo. Odio quando uno che è a favore della pena di morte mi viene a fare una lezione
su cos'è il significato della vita e sulla legge naturale dell'uomo e sull'etica quando, un
istante dopo, è disposto a mettersi questi principi sotto i tacchi. Secondo. La libertà di
cura secondo voi è un concetto generale o è riferito solo a Di Bella e alla sua cura?"
La signora ascolta in silenzio. Ha avuto un sussulto sulla pena di morte.
"No... perchè" continuo "non potete essere pragmatici un giorno e il giorno dopo mi
venite a parlare di etica. Un giorno mi parlate di libertà e il giorno dopo la volete
restringere in base a principi che con la Repubblica Italiana non hanno un cazzo a che
vedere"
La signora inizia a vacillare.
"Quando lei vende una piantina di queste e non vota al referendum non si rende conto
che da un lato da i soldi ai ricercatori e dall'altro gli impedisce di usarli nel modo più
opportuno?"
"Guardi che..."
"Guardi un cazzo. Ci rompete i coglioni sul fatto che gli altri sono barbari perchè nel
2000 ancora stanno appresso alla religione e voi fate altrettanto. Farete uscire pasticche
chemioterapiche mirabolanti per i malati di sclerosi quando poi alla fine gli impedite di
curarsi e guarire. Se dico che li prendete per il culo esagero?"
"Ma... ma come si permette lei di giudicare gente come noi..."
"E come vi permettete voi di giudicare tutti quelli che in questo tipo di ricerche vedono
una speranza di cura, di vita..."
Graziano Lanzidei
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