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Latina. Speciale Referendum. Daniele Capezzone: «Quella di Ratzinger è un'offensiva inaudita. Si punta a mettere la democrazia
italiana sotto tutela vaticana. Le Istituzioni farebbero bene a intervenire»
«Puntuale e prevedibile, dopo il proclama di Ruini, è giunto quello del Papa in persona».
Dichiara Daniele Capezzone, segretario nazionale dei Radicali Italiani:
«Siamo dinanzi ad un'offensiva senza precedenti, che punta a mettere la democrazia
italiana sotto tutela vaticana.
Insisto: non è in discussione la libertà d'opinione degli ecclesiastici: il punto -invece-
è che non può essere ammesso che le gerarchie in quanto tali si mettano a fare campagna
elettorale interferendo con il voto di un paese (che dovrebbe essere) sovrano.
Spero che le istituzioni intervengano a difesa della libertà e della dignità della
Repubblica, e che il Capo dello Stato faccia quello che farebbero tutti i leader di
tutte le democrazie avanzate, e cioè ricordare alle gerarchie che la laicità dello Stato
rappresenta la miglior difesa anche per la libertà religiosa.
A meno di accettare che le donne e i malati italiani debbano essere definitivamente
considerati donne e malati vaticani».
E sulla questione è tornata anche la Massoneria Italiana. «Noi non contestiamo certamente agli Uomini della Chiesa il diritto di esprimere valutazioni etiche, coerenti con la loro cultura religiosa e teologica e di parteciparle a credenti e non. Ma l'elogio della massima Autorità cattolica alla posizione ufficiale dei vescovi italiani sul referendum vale come avallo dell'invito all'astensionismo, con il risultato di delegittimare lo strumento istituzionale referendario di confronto tra i cittadini. Questa iniziativa oltre a manifestare timore dinnanzi ad un risultato che si teme sfavorevole viola quelle regole della religione civile, alle quali si informa l'essere cittadini partecipi responsabili della res publica ed integra un'ingerenza non sul merito delle scelte, ma sul metodo costituzionalmente previsto per raggiungerle».
Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi dopo le dichiarazioni rilasciate ieri mattina dal Papa con esplicito riferimento al referendum sulla procreazione assistita.
«Alla Massoneria non appartiene, ovviamente, esercitare alcuna influenza o formulare indicazioni sulla scelta dei cittadini, anche se non possiamo non sottolineare che le attuali norme che regolano in Italia la procreazione assistita sembrano ispirate dall'obiettivo di sostituirsi alle scelte dell'individuo, secondo un modulo di antica tradizione volto a subordinare la libera ricerca scientifica a dogmi metafisici».
Elisabetta Rizzo
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