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Latina. Speciale Referendum. Daniele Capezzone e le "mostruose illegalità". «Il 3% non viene fatto votare. E la Rai è una specie di Minculpop»
"Il nostro presidio davanti a Palazzo Chigi (finora neanche un usciere ci ha risposto) andrà
avanti fino a quando non verranno affrontate la questione dell'informazione e le tre
truffe sul quorum". Lo ha detto Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani,
"più leggero di 5 chili, all'ottavo giorno di sciopero della fame", interpellato
dai cronisti a Montecitorio.
Le 'truffe' sul quorum, denunciate anche ieri, sono quelle dei "30 mila militari italiani
all'Estero: domani 2 giugno - ha spiegato Capezzone - prenderemo un'iniziativa perché
c'è il milite ignoto ma c'è anche il milite elettore ignoto. Come si fa - si chiede l'esponente
radicale - nello stesso giorno a celebrare e onorare i militari italiani all'estero
e poi prenderli in giro negando il diritto di voto?".
La seconda 'truffa' riguarda "gli invalidi gravi cui si continuano a negare quelle forme
di accompagnamento che la legge prescrive" e, infine, il numero degli elettori italiani
residenti all'estero. "Nessuno - ha detto Capezzone - ci ha risposto sul quorum che
si alza del 2,5-3% per gli italiani all'estero nonostante, tra questi, 1.200.000 non
riceveranno neanche il plico elettorale. Tra l'anagrafe dell'Aire e quelle consolari
c'è, confermato da Tremaglia, uno scostamento del 40%. Gli elettori italiani
all'estero, quindi, secondo Pisanu, sono 3 milioni e 800 mila ma di questi oltre
un milione sono morti, o dispersi. Ci sarebbero gli estremi per un decreto d'urgenza,
a meno che non vogliono un intervento dell'Osce".
L'ultima denuncia Capezzone la rivolge a Rai international: "una specie di Minculpop
referendario - dice - pressoché senza eccezioni".
Elisabetta Rizzo
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