Domenica 18/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. Speciale Referendum. Alberto Borrea (An): «Astenersi è il modo migliore per dire di no». Ma la maggioranza di An e Fini voteranno sì

«Sono stato invitato (e aderisco compiacendomi per l'iniziativa) a prender parte al simposio multimediale "Speciale Referendum" ospitato dalla pagina "Cultura" di ParvapoliS». Scrive Alberto Borrea, Coordinatore per il Lazio della Consulta per i Problemi Etico-Religiosi di A.N. e Componente della Commissione Centrale di Garanzia e dei Probiviri di Alleanza Nazionale. «Avrei voluto confrontarmi nella civile contrapposizione dialettica, se non avessi ritenuto prioritario stigmatizzare il caustico intervento di Elisabetta Rizzo in replica alle considerazioni sul tema a firma di Fausto Mottola. La mancanza di serenità da parte dell'autrice dello scritto che ci occupa, la si intuisce dal capriccio sintattico col quale questa ha inteso esordire giustificandolo con un secco "così mi va di fare". Se non conoscessi Mottola sarei stato, comunque, infastidito da un intervento (quello della Rizzo, ndr) che nulla apporta a un dibattito alimentato da nobili intenti e da disinteressati coinvolgimenti emotivi, dall'una e dall'altra parte. Rimane, lo sfogo della giornalista, un ingiustificato e ingiustificabile j'accuse nei confronti di Mottola, frutto di un personalissimo rancore la cui origine, forse, rimarrà, ai più, ignota. Il confronto di idee, però, non può essere, e non lo è, contaminato dalle poco eleganti esternazioni della gentile Rizzo che, ne sono certo pur non conoscendola, non è avvezza a tali cadute di stile. Conosco, però, Fausto Mottola e so che non amerebbe queste digressioni sui ri-sentimenti che lo scritto della Rizzo ha suscitato e, approfittando della squisita ospitalità di ParvapoliS, esprimerò succinte considerazioni sull'argomento del forum. Questa legge non è perfetta, ma per apprezzarne la portata positivamente innovativa, sarebbe sufficiente rammentare la situazione antecedente alla sua promulgazione che è, poi, quella in cui ci ritroveremmo in caso di vittoria dei "sì". Senza dover tornare sulle note posizioni dell'area culturale nella quale mi identifico, è mio desiderio affermare, veementemente, che mai come in questa occasione l'astensione è un'opportuna espressione politica. Affidare all'urna referendaria (assurta dai promotori del Referendum a verifica di una volontà popolare per chi scrive estremamente confusa e male informata) una materia così pregna di implicazioni culturali, etiche, sociali, religiose, che sorreggono l'una e l'altra tesi, è cosa avventata e pericolosa e, pertanto, biasimevole. L'alveo naturale di appartenenza non può non essere la sede parlamentare, con l'allargamento del dibattito a una larga partecipazione di categorie di individui, a vario titolo competenti, coinvolte ratione materiae e portatrici di diffusa rappresentatività. Il referendum è si uno strumento democratico, ma, inevitabilmente semplificante e grossolano. Non votare, inoltre, è il modo migliore per dire di "no"».

Andrea Apruzzese


PocketPC visualization by Panservice