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Roma. Premio Almirante. Il Principe Ruspoli: «Il Referendum? Io sono un orgoglioso soldato di Santa Romana Chiesa. Tutto il resto è Massoneria»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS il Principe Ruspoli, al Premio Almirante.
Perché è qui? «Io ho sempre avuto un grande affetto per Giorgio Almirante e per
Donna Assunta. E sono stato anche tra i primi militanti del MSI.
Oggi siamo tutti un po' trasversali, ma a quel tempo eravamo un blocco di granito».
Lei sente la politica molto distante, oggi? «Sì, molto. Una volta, ai tempi che ricordiamo
in questo premio, di lottava e si faceva politica per gli ideali. Oggi la si fa per il
business, per gli affari, per il posto. La mia generazione è una generazione diversa.
C'erano i reduci, i combattenti, i ricordi, le memorie, le tradizioni». In questi giorni
c'è una battaglia "politica" in corso, quella promossa dai Radicali Italiani sulla
Fecondazione Assistita e la Libertà di Ricerca Scientifica. Ci permettiamo di chiedere
la sua posizione... «La mia posizione è quella di Santa Romana Chiesa. E non ci può
essere posizione diversa perché una posizione diversa non sarebbe altro che
una posizione anticlericale e massonica che non si può condividere».
La Massoneria in effetti sostiene apertamente e dichiaratamente questo Referendum,
come dichiarato dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani
Gustavo Raffi. È in gioco, dicono, la libertà dell'individuo. «Io sono un soldato
di Santa Romana Chiesa. Tutto il resto non conta».
Elisabetta Rizzo
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