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Latina. Fascismo colpa indelebile. I Democratici di Sinistra: «In nome della pacificazione si cercano ancora revisioni e riabilitazioni impossibili»

Nei giorni scorsi, in alcuni punti di Latina, sono apparsi dei manifesti che ricordano "i combattenti della R.S.I." che "combatterono e caddero per difendere i confini della patria e le Genti Italiche [...] contro lo straniero nemico", il tutto senza alcun riferimento ad autori e/o committenti. Scrivono la Sinistra Giovanile di Latina e i Democratici di Sinistra: «Non abbiamo ritenuto, allora, di dedicare tempo e parole per una così palese e macroscopica mistificazione della Storia del nostro Paese ad opera di qualcuno che preferisce nascondersi dietro un "prudente" anonimato. L'ennesimo episodio di capovolgimento della realtà per cui coloro che combatterono per mantenere in vita un dittatura che aveva trascinato l'Italia nella Seconda Guerra Mondiale, condannando gli italiani a subire sulla propria pelle le conseguenze di quella scelta scellerata, divengono patrioti, mentre le forze anglo-americane e i loro alleati un generico "straniero nemico". Ovviamente non un accenno all'alleato nazista della Repubblica Sociale. Ovviamente non una parola per gli Italiani che "da Fondi alla Garfagnana, dal Friuli all'Istria, alla Dalmazia, ai confini della Val d'Aosta" scelsero di lottare per la Libertà e la Democrazia in quel sussulto d'orgoglio nazionale che fu la Resistenza. Oggi 11 giugno 2005 troviamo nell'ultima pagina di Latina Oggi la riproduzione di quello stesso manifesto (in allegato ne inseriamo la foto), con a corollario la promozione di una cerimonia "per la pacificazione nazionale", il 16 giugno a Nettuno, laddove sono sepolti sessantacinque caduti della R.S.I., per la quale viene vantata una gestione del Ministero della Difesa con onori militari resi dai reparti della Fanteria e della Marina. Neanche in questo caso sono presenti simboli e riferimenti che possano ricondurre agli organizzatori né, tantomeno, troviamo simboli del Ministero o delle Forze Armate. Riteniamo comunque che tutto questo necessiti di un chiarimento. L'esercizio delle libertà individuali è sancito dalla Costituzione del 1948 - repubblicana, democratica, antifascista - che non sarebbe mai nata se la R.S.I. avesse vinto. Non siamo noi che possiamo stabilire se una simile iniziativa sia o meno legittima. Nel merito riteniamo la ricerca di una agiografica pacificazione nazionale lo strumento per un'operazione di revisione storica volta non alla ricostruzione dei fatti, bensì alla loro strumentalizzazione o, peggio, rimozione. Ben diverso è quando vengono chiamate in causa Istituzioni e apparati dello Stato quali il Ministero della Difesa e le Forze Armate. Prima di tutto, come cittadini, ci chiediamo: da chi è organizzata la cerimonia? si terrà davvero? cosa vuol dire "gestita dal Ministero della Difesa"? il Ministero è davvero impegnato in tale evento? sono stati stanziati fondi pubblici per l'organizzazione e/o la partecipazione? I Democratici di Sinistra e la Sinistra Giovanile di Latina, con la collaborazione dell'On. Sesa Amici, promuoveranno una interrogazione parlamentare per cercare la risposta a questi inquietanti interrogativi».

Mauro Cascio


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