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Latina. Referendum, dopo la grande sconfitta dei laici. Daniele Capezzone: «Siamo tutti proni a Ruini. E Berlusconi è come Alberto Sordi»
Daniele Capezzone, il grande sconfitto dei Radicali Italiani ha ammesso ieri che non c'è
stata battaglia. "Senza scusanti". Ma oggi è tornato a bacchettare alcuni leader di partito.
«È davvero deludente il comportamento di Romano Prodi e di Silvio Berlusconi. Ci si aspetterebbe, da chi vuole candidarsi alla premiership, coraggio e limpidità nel proporsi agli elettori, assumendosi la responsabilità di opinioni chiaramente espresse. E invece i due scelgono il "modello Alberto Sordi": fanno i furbi, si arrangiano, si acquattano dinanzi alle difficoltà per poi svicolare.
Berlusconi arriva al punto di annettersi il 74% degli astensionisti, proclamandosi vincitore di una partita che non ha combattuto.
Prodi (che almeno ha positivamente scelto di andare a votare) fa il pesce in barile e conferma la sua linea del referendum come "parentesi" da chiudere, come impiccio sgradevole del quale liberarsi.
Brutto spettacolo, perché gli italiani avrebbero preferito conoscere le loro opinioni, e conoscerle prima: e se si sono comportati così su questo tema, c'è da scommettere che comportamenti altrettanto elusivi e furbeschi verranno pure su altri dossier scottanti».
Elisabetta Rizzo
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