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Latina. Bar Poeta. Giorgio De Marchis: «Sono due anni che abbiamo riacquisito i locali. Che sono ancora chiusi ed inutilizzati...»

Sono trascorsi ormai due anni da quando la Giunta Zaccheo aveva annunciato di essere ritornata in possesso dei locali del bar Poeta. Osserva Giorgio De Marchis dei Democratici di Sinistra: «Da quel momento l'amministrazione comunale ha avuto tutto il tempo per programmare il rilancio di quella attività che sappiamo posta in un punto strategico della città come piazza del popolo. Quei locali potevano essere utilizzati sia per realizzare un'attività commerciale sia per la realizzazione di una struttura civica di servizi, determinando, in entrambe i casi, una valorizzazione della stessa piazza del popolo. Purtroppo, come spesso accade in questi casi a Latina, non è stato fatto nulla e, a distanza di due anni, ci ritroviamo nella stessa identica situazione, con i locali del bar Poeta chiusi ed inutilizzati. Eppure sarebbe bastato poco per provvedere ad un rilancio di quella struttura. Sarebbe bastato un semplice bando per la concessione dell'uso della stessa e sono convinto che migliaia di imprenditori avrebbero risposto proponendo idee per riqualificare i locali e per creare un punto di aggregazione e di socialità nella piazza centrale della città. L'amministrazione non avrebbe dovuto fare altro che scegliere l'offerta che riteneva più appropriata ad assolvere tale compito. E invece niente. Si è detto e ridetto, ma non è stato fatto nulla. A questo punto, non resta che fare un appello alla bontà dei nostri amministratori, che diventerà anche un'interrogazione in Consiglio comunale per chiedere che, entro il più breve tempo possibile, vengano definite tutte le procedure per l'affidamento della struttura mediante bando. Con la speranza che, almeno in questa occasione, le pratiche si svolgano in tempi contenuti ed i percorsi non siano ostacolati e frammentati da ricorsi e sospensioni al TAR -come puntualmente avviene ad ogni affidamento per bando pubblico nel nostro Comune (si veda la ad esempio quanto è accaduto per l'affidamento dei chioschi al lido di Latina) -, frutto di processi amministrativi non trasparenti».

Andrea Apruzzese