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Latina. Come ti falso un autore. Daniele Dondè: «Un lavoro può stare a casa di Frank Sinatra o di Simon Le Bon, così come a casa di un operaio»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Daniele Dondè.
L’arte di Dondè è caratterizzata dalla riproposizione, che supera la semplice riproduzione
di famose opere d’arte per diventare il punto di partenza di un’interpretazione
personale del pittore. I quadri sono caratterizzati dall’uso dell’oro che rende le opere
originali evocative di opere sacre della storia dell’arte. La Marylin e la Monna Lisa di
Dondè, grazie al potere dell’oro, diventano dei nuovi miti, delle nuove icone di
immortalità e sacralità, diventano delle madonne avvolte dall’oro.
Grandi nomi e personaggi famosi sono legati alla carriera di Daniele Dondè: gli artisti
da cui trae ispirazione per le proprie opere, come Picasso, Warhol, Van Gogh, ma anche i
suoi ammiratori, tra cui Frank Sinatra, Arnold Schwarenegger, Sophia Loren, Simon Le Bon
dei Duran Duran. «La mia è un'arte popolare. Loro non lo sanno, ma io vendo quadri
a Simon Le Bon dei Duran Duran, così come al cameriere o al tassinaro. Avere un "falso"
d'autore permette di potersi godere un'opera in salotto altrimenti inavvicinabile.
E quell'opera può stare indifferentemente nel salotto di Berlusconi ad Arcore, nell'ingresso
della casa di Simon Le Bon, così come nella casa dell'impiegato o dell'operaio».
Elisabetta Rizzo
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