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Ajmone Finestra dica se sono entrati gli affaristi

Il Sindaco di Latina forse inizierà ad avere la sindrome del “bersaglio”, se le vicende political-comunali continuano in questo modo. Non c’è che dire, con la media di una decina di giorni il sindaco è sottoposto a qualche dura critica da parte di tutti, dell’opposizione e dei tre quarti della nuova “Casa delle libertà”, ex Polo. Questa volta tocca a Pasquale Mancini, consigliere indipendente di centro-sinistra, solitamente pacato nei toni ma duro nei contenuti, che al sindaco “manda” le sue riflessioni sulla situazione politica attuale, con una nota, invece, dai toni veramente duri. Il consigliere Mancini inizia il suo discorso dal recente protocollo programmatico di intesa di fine legislatura, sottoscritto dal sindaco Finestra e dai partiti del Polo. «Il protocollo è stato in realtà il risultato di un lungo assedio – sostiene Mancini - in cui sono state utilizzate tutta le armi e i mezzi di pressione e di espugnazione; non ultimo e il più evidente, la minaccia di un blocco totale dell'amministrazione fino a paralizzare anche l'attività ordinaria del Consiglio Comunale. D'altronde la crisi dura da sempre per motivi che ormai sono chiari anche a tutti i cittadini di Latina. Le nomine del Consiglio di Amministrazione dell'Intermodale sono state l'occasione ghiotta per forze politiche, FI Ccd e Cdu, che si sentivano fuori dalla spartizione e lottizzazione del potere che lei ha esercitato ed esercita, come sempre, in modo autarchico, ascoltando sempre e solo il romano City Manager». Neanche a Mancini piacciono queste nomine, lui avrebbe desiderato il confronto e la discussione in Consiglio comunale, sede naturale di determinazione degli indirizzi politici, cercando di privilegiare la competenza dei componenti, per dare peso alla territorialità che va valorizzata e riconosciuta. La critica non si ferma, diventa una vera e propria accusa: «Tutto, invece, viene deciso nelle segrete stanze del potere, lontano da Latina, dal Consiglio Comunale e dalle forze politiche che hanno a cuore il bene comune della nostra città, con la logica, ormai consolidata, che il Comune di Latina ed il suo territorio è diventato una colonia romana in cui il signor Tana ne è il luogotenente e il plenipotenziario inviato dai potenti della capitale». Non è stata accettata in nessun modo la “semplicemente scandalosa” decisione di fare quelle nomine all'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Intermodale individuando 5 componenti romani, «con la conseguente ed ovvia mortificazione le professionalità e le intelligenze della nostra città». Arriva così Mancini a “sfidare” il Sindaco al quale chiede «apertamente di rendere pubblico, per intero, il VERO documento cui Forza Italia e Ccd lo hanno costretto a firmare, pena la fine della sua legislatura». Come dire, un modo trasparente per vedere che non vi siano «le lottizzazioni e spartizioni sulle società derivate, sull'Intermodale, sulle Terme di Fogliano, sulla Latina Ambiente spa, sull'Università (a proposito, i rappresentanti di FI di Latina la pensano come l'On Fazzone e l'On. Burani circa il decentramento dei corsi teorico-pratici?) sui Revisori dei Conti (non è stato così? Non è stato votato addirittura il commercialista Ivano Di Matteo, presidente della III Circoscrizione di FI! A proposito, è incompatibile?), sulle convenzioni e quant'altro si può spartire. Vorrei conoscere i "nuovi metodi operativi" e le "nuove regole" che avete accettato e sottoscritte, come forze politiche, che FI dice di voler far rispettare». Pasquale Mancini ricorda a Finestra le parole che questi disse, in un Consiglio, quando sostenne che «gli affaristi non hanno mai superato il portone di questo Comune, e continuerà così finché io sarò Sindaco», non crede che queste affermazioni siano solo frutto di un esercizio oratorio, ma di pensieri ben meditati, quindi l’invito finale «a venire in Consiglio e leggere il testo dell'accordo soprattutto perché vorremmo conoscere se "gli affaristi” hanno superato, ormai, "il portone del Comune"». Rimane il dubbio se sia veramente il Sindaco Finestra il vero obiettivo di una così feroce critica.

Remigio Russo


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