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Consiglio comunale, tutti innamorati?
Impossibile dare la misura di quanto fosse atteso, da parte del Consiglio comunale, la seduta di ieri pomeriggio. Il motivo? Uno dei punti all’ordine del giorno era il “dibattito sul Piano regolatore generale”, per il quale i consiglieri avevano a disposizione, con il suo intervento, l’architetto Cervellati, il noto professionista cui fu dato l’incarico di predisporre il nuovo assetto della città. Effettivamente Cervellati ha detto cose già note, riguardo ai principi ispiratori del Piano, quando ha spiegato che lo studio del PRG punta alla riqualificazione dei borghi e delle zone agricole, che il centro della città ha necessità di quelle infrastrutture come parcheggi e spazi di verde pubblico, e che in definitiva i “punti aperti” del Piano sono nel dibattito, a tutti i livelli, che dovrà esserci. Una parte fondamentale dell’intervento di Cervellati è stata proprio quella finale, forse anche per il messaggio che, tra le righe, poteva nascondersi e indirizzato a quelle forze politiche che negli ultimi mesi “hanno creato qualche malumore” al Sindaco Finestra. «Il PRG è uno strumento fondamentale per una città – spiega l’architetto bolognese – anzi, per questa deve essere un vero e proprio atto doveroso dotarsi dello strumento urbanistico. Tanto più, poi, per un Consiglio comunale. È bene tenere presente che avere un buon PRG serve a evitare risposte d’emergenza, in termini urbanistici, a quelle situazioni critiche e drammatiche che purtroppo possono accadere». Il vero pezzo forte arriva però, con un cambiamento del tono della voce, quando Cervellati sostiene che «per avere un valido PRG bisogna innamorarsi della città che lo deve adottare. Io mi sono innamorato di questa città. Mi auguro che anche tutti i consiglieri ne siano innamorati». All’intervento di Cervellati doveva seguire, come da accordi presi in Conferenza capigruppo, l’eventuale presentazione di “domande brevi” da parte dei consiglieri. Ognuno ha disatteso questa indicazione. Anziché chiedere dei semplici chiarimenti, i consiglieri ne hanno approfittato per “declamare” dei veri e propri interventi “politici” sul tema spinoso e tanto atteso del Piano regolatore. Argomento di fondo è stata la richiesta, più rivolta forse al Sindaco Finestra, di sapere i tempi entro cui il PRG sarà adottato, visto che dal dicembre 1998 – quando Cervellati consegnò le 31 tavole del Piano – l’argomento non è stato mai discusso, neanche in commissione Urbanistica. Tanto per fare un “intervallo” tra un intervento e l’altro, si scatena una “discussione” molto animata tra i consiglieri De Marchis (Ds) e Cardamone (An), il motivo è la lunghezza spropositata degli interventi dell’opposizione. Altri non sembrano particolarmente attratti dai lavori, il consigliere dell’opposizione Fortunato Lazzaro, tranquillamente, dimostra il suo disinteresse leggendo una copia de «Il Sole 24 ore». Replica finale dell’architetto Cervellati, breve nel tempo quindi non risponde alle domande particolari dei consiglieri, giusto per ribadire che lui non è “merce di scambio di nessuna forza politica”. L’opposizione aveva ricordato lo scontro tra An e Forza Italia, proprio sul Piano regolatore. In effetti è stata notata l’assenza, tra i banchi, del consigliere forzista Stefano Zappalà, che a sua volta criticò l’impostazione del PRG. «Nessuna assenza polemica – spiega Raimondo Tiero, capogruppo di Forza Italia – l’onorevole Zappalà oggi aveva importanti impegni di partito a Roma, si tratta dei lavori di stesura del programma nazionale per le prossime elezioni. Ripeto, nessuna polemica, lo dimostra il fatto che il resto del gruppo è presente. Certo parleremo in altri momenti più appropriati». Che dovranno essere senz’altro i lavori della commissione Urbanistica e poi di apposite sedute del Consiglio comunale. Intanto il Sindaco Finestra, seduto al suo posto come un bravo scolaretto, con accanto Cervellati, si gode il”teatrino”: non è bello lo spettacolo, con i suoi comportamenti poco edificanti, più di qualcuno poi chiederà scusa all’illustre ospite. La città di Latina, anzi, i suoi consiglieri non ci fanno una bella figura.
Remigio Russo
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