Parvapolis >> Economia
Latina. Quale economia per la provincia che cresce. Arriva la strigliata di Assindustria: «I politici hanno sempre la testa nell'urna»
Un accorato appello a fare presto: le aziende e le imprese, il sistema economico-produttivo
d'Italia, ma soprattutto di Latina, hanno bisogno che istituzioni e politici prendano decisioni
immediate. é questo il grido che scaturisce dall'incontro con la stampa di Assindustria Latina,
nella tradizionale cena annuale con il presidente, Vincenzo Parnolfi, ed il direttore generale,
Sergio Viceconte. Parnolfi ricorda come sia giunto ormai ad un "giro di boa", essendo trascorso
il primo biennio del suo mandato, ed essendo stato riconfermato per altri due anni, e ne
approfitta per presentare subito la novitù più immediata: Assindustria Latina cambia nome.
D'ora in poi sarà - come tutte le associazioni industriali d'Italia - Confindustria Latina.
Si inaugura così un brand, immediatamente riconoscibile in tutta la penisola.
Ma l'industria non attraversa un periodo di rose e fiori: ricordando l'intervento
dell'assemblea pubblica tenutasi a Fossanova il 7 giugno, con la partecipazione del
presidente nazionale, Luca Cordero di Montezemolo, Parnolfi ha sottolineato che le
richieste avanzate allora sono sempre più pressanti. "Alla politica ed alle istituzioni
chiediamo di decidere e di farlo subito, sulla base delle analisi che ho presentato il 7
giugno a Fossanova".
Un'analisi impietosa, quella di Parnolfi, a partire dall'emergenza numero uno, il costo
del lavoro. "In Italia si lamentano tutti, industriali e lavoratori. All'azienda costa
190 un lavoratore che prende 100, mentre alle aziende francesi (per fare un esempio)
costa 130-140 al massimo. Tutto ciò incide sul costo del prodotto finale, e sulla sua
competitività sul mercato».
Emergenza numero due, il costo dell'energia, più elevato in Italia che nel resto d'Europa.
Emergenza numero tre, la burocrazia. "Si perdono giornate e giornate del proprio tempo -
ha spiegato Parnolfi - per seguire pratiche burocratiche, con la necessità di aggiornarsi
in continuazione, perché le regole cambiano velocemente. Deve esserci certezza nelle
regole e nei tempi. Non è possibile dover aspettare mesi, anni per ottenere un permesso
o l'approvazione di un progetto di ampliamento di un capannone industriale. Rischiamo
che le multinazionali, che non comprendono simili probelmi, vadano ad investire altrove.
In ambito locale, si può ragionare con la classe politica, noi siamo pronti a collaborare".
Il presidente degli industriali pontini si è naturalmente soffermato anche su quello che
deve essere il ruolo dell'associazione: "Dobbiamo essere di stimolo, non solo per i nostri
associati, imprese ed imprenditori, ma soprattutto per la società, per le istituzioni,
per la politica e per i sindacati. I politici hanno sempre la testa nell'urna, sembra
siano sempre in campagna elettorale; noi li stimoleremo ad impegnarsi maggiormente in nome
della collettività. Un esempio su tutti: nell'assemblea del 7 giugno non sono stato tenero
con Marrazzo, ed ho insistito sul Corridoio Tirrenico Meridionale, ma non per il Corridoio in
sé, bensì per far capire che come cambia gestione in un'amministrazione, cambia l'indirizzo
delle opere da realizzare. A chi dobbiamo credere? Che sia il Corridoio Tirrenico, o un
adeguamento della Pontina, si decidano: abbiamo bisogno delle infrastrutture. Questi sono
i mali dell'Italia che si ripercuotono anche sulla nostra provincia. È ovvio che in una
situazione del genere gli imprenditori - che sono i primi a voler investire in condizioni
normali - si ritrovano in uno stato di incertezza".
L'azione di stimolo, Parnolfi, la indica anche nei confronti dei sindacati: "Nel 1996-97 -
ricorda il presidente - abbiamo stipulato, con tre sindacati, il patto territoriale, che
ha portato molta occupazione, forse ballerina, ma con tante opportunità.
Quell'accordo scade ora il prossimo 6 agosto: stiamo cercando di sostituirlo con qualcosa
che sia realmente efficace".
Un accenno anche per le possibilità delle aziende pontine all'estero, in relazione in
particolare alla missione a Bruxelles che Confindustria Latina ha svolto nelle scorse
settimane: "Abbiamo preso molti contatti - ricorda il direttore generale Viceconte -
che si riveleranno decisivi per le nostre imprese che vogliano investire all'estero,
con particolare riferimento ai bandi europei: spesso si viene a conoscenza di questi
quando ormai sono scaduti. Con i contatti che abbiamo attivato, soprattutto con molti
europarlamentari, questo non accadrà più".
Ultima questione, la presidenza della Camera di Commercio di Latina: "Il nostro candidato -
sottolinea con forza Parnolfi - "Alfredo Loffredo; a lui diamo il nostro mandato, in
quanto ha detto sì ad un programma, attivabile presso la CCIAA, che ha il nostro supporto".
Una battuta finale anche per la celebrazione dei sessant'anni di Assindustria Latina,
nata nel 1944: tra le ultime iniziative, figura un volume "Aspetti del processo industriale
a Latina, tra il '44 ed il 2004", che sarà pubblicato a settembre, realizzato tra gli
altri da Piergiacomo Sottoriva, con ampio utilizzo di documentazione d'archivio.
Andrea Apruzzese
|