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Latina. Corridoio Tirrenico: accanimenti terapeutici? Filiberto Zaratti: «Gargano non si rassegna alla morte biologica del progetto...»
Pochi giorni fa, il 28 giugno, l’ex assessore regionale della giunta Storace, Giulio Gargano,
ha presentato una proposta di legge in Consiglio Regionale di modifica della legge
regionale 37/2002, quella che promuoveva la costituzione dell’Arcea Lazio, la società
per azioni tra Regione Lazio (51%) Autostrade (34%) Consorzio 2050 (10%) e Monte dei
paschi di Siena (5%), nata per costruire e gestire nuove tratte autostradali della Regione.
"La proposta di Gargano - dice Zaratti è singolare. Nella relazione viene spiegato
che a febbraio Storace aveva scritto al Commissario Europeo McCreevy, il quale con la
procedura d’infrazione 2003/4837 aveva bocciato l’affidamento ad ARCEA Lazio dei servizio
di progettazione preliminare del Corridoio Tirrenico, confermando l’impegno ad affrontare
a risolvere le violazioni della normativa sugli appalti pubblici connesse. Da qui
nasce l’irrefrenabile desiderio dell’ex Assessore Gargano di porre rimedio, modificando
oggi per allora la legge 37. Possibile che l’ex assessore non ricorda che nel frattempo
Storace aveva impugnato davanti al Tar del Lazio la Deliberazione dell’Autorità di
vigilanza sui Lavori pubblici, con la quale si rilevavano i presupposti di un
procedimento di riesame, con annullamento o modifica delle determinazioni allora assunte
in merito all’affidamento ad ARCEA Lazio?".
"La verità- dice il Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio - "è che il consigliere
Gargano sta operando un accanimento terapeutico nei confronti del Corridoio
Tirrenico Meridionale, non rassegnandosi alla sua morte biologica. Ha fatto bene il
presidente della giunta regionale, Piero Marrazzo, nel colloquio con il Ministro
Lunardi a ribadire che la priorità della Regione è quella della messa in sicurezza
della statale Pontina con le improcrastinabili opere di adeguamento".
Elisabetta Rizzo
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