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Pomezia. Ancora licenziamenti alla Fiorucci: 58 lavoratori per strada a causa di un avvicendamento di ditte sull’appalto pulizie
Ancora licenziamenti e ancora la Fiorucci di Pomezia protagonista. I 58 lavoratori che da lunedì prossimo si troveranno letteralmente in mezzo ad una strada sono quelli della ditta SEAPP che aveva l’appalto per la movimentazione e la spedizione delle merci all’interno dell’azienda pometina. La SEAPP ha perso l’appalto e al suo posto è entrato il Consorzio CISS che non ha riassunto i 58 lavoratori della SEAPP, come prevede il Contratto Nazionale, con la scusa che la Fiorucci non aveva mai fatto menzione dell’esistenza di lavoratori da riassorbire, tanto più con un contratto full time come quello che avevano finora.
"Fino ad oggi i lavoratori sono stati in sciopero" dichiara Anselmo Briganti, Segretario della FILCAMS-CGIL Pomezia, Colleferro, Castelli, Subiaco "ma da lunedì ci sarà il presidio davanti ai cancelli della Fiorucci, perché questa situazione è inaccettabile. La cosa più grave è che la CISS sta chiamando alcuni dei lavoratori proponendo un contratto a progetto e qualcuno per bisogno ha accettato. Mi pare chiara la strategia dell’indebolire la forza del Sindacato all’interno dell’azienda e non accettiamo la scusa addotta dalla Fiorucci che in una lettera alla FILCAMS CGIL ci intima di non chiamarla più in causa per queste questioni, perché non ha voce in capitolo con le ditte esterne. La ditta in questione, intanto, ha annunciato che non riprenderà i lavoratori, ma che ne assumerà almeno 14 direttamente da Verona perché più esperti in sistemi informatici.
Il sindacato continuerà la protesta con i lavoratori e martedì incontrerà la vecchia ditta appaltatrice e la nuova all’Ufficio Provinciale del Lavoro per trovare una soluzione che tolga i lavoratori dalla strada", conclude Briganti. "Una cosa è certa: continueremo la lotta per la riassunzione alle stesse condizioni del contratto precedente come previsto dalla legge, anche se dovessimo arrivare ad una mobilitazione generale. Intanto abbiamo dato tutto in mano agli avvocati".
Rita Bittarelli
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