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Droghe. Umberto Tacconi (Radicali): «Subito la somministrazione controllata di eroina. La tossicodipendenza sta diventando l'unica malattia ad essere sanzionata»
«Che il re sia nudo, cioè che il proibizionismo sia fallito, lo ha detto
senza mezzi termini anche il Ministro Veronesi, a cui oggi, come Ministro, va
riconosciuta la serietà e la libertà che unanimemente gli riconosciamo
come
uomo di scienza». Sono parole di Umberto Tacconi,
coordinatore provinciale dei Radicali.
«Il proibizionismo non serve a combattere la diffusione delle droghe e a
curare chi le droghe consuma. Serve solo a 'drogare' l'informazione e il
dibattito politico, ad istituire, per legge, forme di discriminazione
umana
e civile, a proibire la libertà della scienza e della ricerca.
Grazie al proibizionismo, la tossicodipendenza da droghe proibite è
l'unica
malattia che comporti di per sé una sanzione; l'unica malattia per cui la
legge disponga le forme di cura 'autorizzate', prescindendo dalla loro
efficacia; l'unica malattia per cui alcuni rimedi sono soggetti ad una
sorta
di 'interdizione morale' disumana e violenta.
Concordiamo nell'analisi, ma ora passiamo ai fatti.
Se questo Ministro e questo Governo vogliono tutelare la libertà e la
dignità della ricerca e della professione medica, facciano un passo
avanti.
Non esiste una sola ragione che impedisca di introdurre in Italia, forme
di
trattamento analogo a quelle in uso da anni, e, in alcuni casi, da lustri,
in altri paesi europei. Entro la fine della legislatura, il Governo
potrebbe
non solo autorizzare, ma anche promuovere nel nostro paese questa
sperimentazione.
Noi radicali avanziamo la seguente proposta: si scelgano in Italia tre servizi
sanitari (non importa se pubblici o privati), fra quanti hanno evidenziato
i
maggiori indici di riuscita nei trattamenti, abbiano fra gli utenti un
numero particolarmente alto di tossicodipendenti cosiddetti 'cronici' e
utilizzino in maniera più articolata la terapia farmacologia sostitutiva.
Si
avvii, sotto la supervisione dell'Istituto Superiore di Sanità, e secondo
le
procedure adottate in Svizzera, un servizio di somministrazione
controllata
dell'eroina, e, fra 6 mesi, si valutino i risultati della sperimentazione
sulla base dei miglioramenti che in termini sociali e sanitari i
tossicodipendenti coinvolti sono riusciti a conseguire.
Dopo le parole del Ministro Veronesi, non si comprenderebbe perché il suo
dicastero o il Governo dovrebbero opporsi alla nostra proposta».
Mauro Cascio
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