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Latina. I Verdi vanno alla guerra. Giorgio Libralato: «Dobbiamo ritirarci dall'Iraq». I pacifinti tornano alla carica per le primarie
I Verdi della provincia di Latina stanno lavorando per costituire i comitati per il sostegno
alla candidatura di Alfonso Pecoraio Scanio per le prossime elezioni primarie, collegando
la campagna elettorale ai vari temi generali:
Pace (oggettivamente uno dei temi più abusati e in male fede), per l'estensione
dei diritti delle persone (PACS, reddito di cittadinanza, chiusura dei Cpt, diritti dei
consumatori, riconoscimento di medicine e terapie non convenzionali), per l'affermazione
di un nuovo modello energetico (incentrato sull'efficienza ed il risparmio e l'incentivazione
del solare e delle altre fonti rinnovabili e pulite), per la difesa e la valorizzazione
delle aree protette, per la garanzia dei diritti degli altri animali (no alla vivisezione),
il bando degli OGM (a favore dell'agricoltura biologica, tipica e di qualità e della
sicurezza alimentare), per politiche di mobilità sostenibile (contro la costruzione di grandi,
quanto devastanti, opere come il Ponte sullo Stretto di Messina), per il miglioramento
della vivibilità urbana (piani per la mobilità urbana, promozione della nuova legge
urbanistica nazionale, riduzione dell'inquinamento elettromagnetico, incremento delle
aree verdi cittadine), per incrementare la raccolta differenziata spinta dei rifiuti
solidi urbani finalizzata al loro riciclaggio e il conseguente superamento degli inceneritori.
Spiega ancora Giorgio Libralato: «Ciascun comitato sarà caratterizzato dai temi locali e dagli obiettivi dei verdi per la pace della provincia di Latina:
mobilità pubblica, gestione pubblica dell'acqua, raccolta differenziata dei rifiuti, sanità, questione morale, agricoltura di qualità, energia rinnovabile, nuovi posti di lavoro, portualità, turismo, parchi ed aree protette, recupero dei siti dimessi, dismissione emessa in sicurezza centrali nucleari.
Come richiesto dal candidato premier Romano Prodi, il numero dei seggi per le elezioni
"Primaria 2005" per l'indicazione del candidato a premier per il centro sinistra, è stato fissato nel numero di 4.000 in tutta Italia e di 34 nella provincia di Latina.
Nella giornata del 16 ottobre (unica giornata di voto) si potranno recare nei seggi, per appartenenza territoriale, tutti gli aventi diritto al voto, nonché i ragazzi che diventeranno maggiorenni entro il 13/05/2006, oltre ai cittadini extracomunitari regolarizzati in Italia.
Questo l'estratto del regolamento: Possono partecipare alla "Primaria 2005" in qualità di elettori tutti i cittadini che abbiano titolarità del diritto attivo di voto per le elezioni della Camera dei Deputati, i quali sottoscrivano il "Progetto" di cui all'articolo 2, comma 3 e devolvano un contributo per la copertura delle spese organizzative.
Ciascun seggio dovrà essere formato da 4 persone, l'esecutivo provinciale dei verdi di Latina, proporrà ai segretari provinciali del centro sinistra:
che i seggi siano formati da una persona indicata da ognuno dei partiti che esprimono il candidato premier, ogni partito non potrà indicare più di un nominativo per seggio;
i 34 presidenti saranno suddivisi tra tutti i partiti del centro sinistra (nel caso di 7 partiti 4 presidenti per partito, gli altri ad estrazione);
la ripartizione dei seggi sul territorio dovrà garantire la massima partecipazione possibile degli elettori, sarà in misura proporzionale rispetto agli elettori, con accordo all'unanimità sul numero e sull'ubicazione.
I Verdi intendono costruire un'alternativa politica, sociale, amministrativa, occupazionale ed economica a quella del centro destra e a quella che Occhetto chiama "deriva moderata e liberismo di sinistra" di una parte del centro sinistra.
In merito ai Comuni dove si voterà nella prossima primavera per il rinnovo del consiglio comunale, saranno i segretari locali dei partiti a decidere se i candidati a sindaco dovranno essere espressi anch'essi dalle primarie, possibilmente da collegare a quelle del 16 ottobre per la scelta del premier.
Per la scelta dei candidati al Parlamento per il centro sinistra saranno le segreterie provinciali a scegliere il metodo e le regole che dovranno essere condivisi all'unanimità dalle segreterie. Un metodo può essere quello delle primarie, l'altro quella della divisione territoriale, garantendo la candidatura ad ogni partito che la desidera esprimere».
Andrea Apruzzese
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