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Latina. Addio al Corridoio Tirrenico. «La destra sta progressivamente vedendo fallire tutti i suoi progetti. Annunciati con grande enfasi retorica»
«Dopo i problemi ormai noti relativi al ponte sullo Stretto rischiano di naufragare tutte
le grandi opere devastanti progettate dalla destra: autostrada della Maremma,
Livorno-Civitavecchia, la Brebemi, oltre al "nostro" corridoio tirrenico meridionale».
Scrivono i Verdi:
«Le cause sono molteplici, i danni diventano superiori ai pochi vantaggi, progetti che sembrano assecondare ambizioni di pochi imprenditori, senza tenere conto delle reali necessità dei territori e delle vocazioni.
A tutto ciò si uniscono mancanza di fondi, il costo complessivo dichiarato sarebbe di oltre 200 miliardi di euro, ci vorrebbero 20 manovre fiscali, impegnare i cittadini italiani a pagare debiti per 40 anni.
Ma anche gli errori procedurali emersi per il corridoio tirrenico meridionale, dalla costituzione della società (illegittima), agli appalti (sanzionati a tutti i livelli e sub sudice dal Tar), a diversi procedimenti contestati.
Senza contare l'impatto ambientale molto pesante e senza ritorno.
Nessuno pensa di utilizzare le vecchie sedi stradali recuperando spazio, mettendole in sicurezza, costruendo opere d'arte per evitare incroci a raso?
La risposta, ancora una volta, è da un'altra parte: tutti abbiamo visto decine di km di code su tutte le autostrade che non saranno mai sufficienti per sostenere uno stile vita che mostra tutti i suoi limiti, non basteranno mai perché più strade si costruiranno, più macchine circoleranno, maggiore inquinamento, incidenti, in un circolo vizioso e senza fine.
E' necessario incrementare il trasporto pubblico, favorire le rotaie, le vie marittime e fluviali, invertire la rotta.
Dopo il Corridoio tirrenico meridionale ormai definitivamente archiviato anche dopo la ferma opposizione dei verdi per la pace all'interno del consiglio regionale, l'incontro del Presidente Regionale con il Ministro, sembra che anche le altre autostrade sul versante tirrenico non avranno fortuna.
Cade quindi anche l'ultimo velo di pudore su chi giudicava necessario il tratto Fiumicino - Formia per collegare il resto dell'autostrada: se i verdi e i cittadini non avessero fermato la destra (se mai ci sarebbero stati i soldi pubblici) l'opera sarebbe rimasta, ancora una volta, cattedrale ne deserto».
Andrea Apruzzese
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