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Latina. Raccolta differenziata. Fabrizio Vitali: «Speriamo che la timida iniziativa che partirà a gennaio non nasconda secondo fini»
In Autunno del 1999 fu avviata la campagna di sensibilizzazione sulla
raccolta differenziata a Latina a cura di Comune, Latina Ambiente e WWF alla
quale però non seguì una qualsivoglia politica dei rifiuti da parte del
Comune di Latina se non quella del mero conferimento in discarica.
Scrive Fabrizio Vitali dei Verdi:
«Ma parte, se partirà, da gennaio prossimo la timida raccolta differenziata
porta a porta che nei fatti interesserà solo una piccola parte dei
cittadini.
8 milioni di euro sono tanti e devono essere impiegati in modo oculato per
raggiungere il massimo risultato possibile nella raccolta differenziata a
Latina in modo che possa significare risparmio vero per i cittadini nelle
tasche e in termini ambientali.
Non ci sentiamo di criticare l'iniziativa del Comune di Latina e
dell'assessore all'ambiente Stefano Galetto, ma al contrario di incentivarla
chiedendo rassicurazioni sugli scopi ultimi dell'operazione:
che non sia un mero vantaggio per la società LatinaAmbiente,
che non serva a giustificare la costruzione del termoinceneritore,
che abbia come scopo finale il raggiungimento di obiettivi di qualità e
dunque l'innalzamento più che sostanziale della percentuale di raccolta
differenziata,
che non ci faccia dimenticare un altro importante obiettivo che è quella
della rinaturizzazione dei siti delle discariche alla quale deve seguire la
valorizzazione del territorio, delle sue produzioni agricole e delle risorse
storico-turistiche
Certo è la Provincia che deve programmare, ma oggi fa scarica barile sulla
giunta regionale dopo una inattività di fatto che l'ha vista essere lontana
dal primo obiettivo di qualità dettato dalla legge del 35% di raccolta
differenziata.
Certo è che oggi il termoinceneritore è ancora una forzatura nei numeri che
invece avvantaggiano una visione economica che va tutta verso la raccolta
differenziata in grado di :
creare occupazione,
abbassare la tariffa della TARSU,
far risparmiare i Comuni,
tutelare meglio territorio e salute dei cittadini .
Iniziativa del Comune di Latina che se servirà solo a foraggiare la società
partecipata risulterà nuovo spreco e ulteriore onere per i cittadini, e
magari fallimento annunciato per giustificare altre soluzioni antieconomiche
per la collettività oltre che discutibili dal punto di vista ambientale.
Oggi guardiamo ponendo comunque fiducia, pur in posizione critica
costruttiva, a quanto si appresta a fare il Comune di Latina volendo però
ricordare all'amministrazione stessa che anche questo anno abbiamo aumentato
del 20% la tariffa per i cittadini e che nel 1999 si avviò una campagna di
informazione sulla raccolta differenziata patrocinata dal WWF alla quale non
seguirono fatti.
I cittadini sono pronti da tanto tempo, dipende dalla classe politica dar
strumenti e linee guida».
Andrea Apruzzese
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