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Latina. Rifiuti, De Marchis scrive a Marrazzo. «In questi anni è mancata la volontà per
superare l'emergenza». Le colpe di Zaccheo
Il consigliere comunale Giorgio De Marchis (Democratici di Sinistra) ha scritto al presidente della Regione Piero Marrazzo.
«Abbiamo appreso dalla stampa che, in merito al ciclo dei rifiuti in provincia di Latina, il Sindaco Zaccheo Le ha rivolto un appello, paventando una situazione di emergenza che, evidentemente, l’amministrazione da lui stesso guidata, non riesce a gestire.
L’emergenza esiste, ma riteniamo opportuno e doveroso, per rispetto della trasparenza nei confronti dei cittadini, informarLa delle responsabilità del centro destra. Esse sono il frutto di una cattiva amministrazione e una serie ininterrotta di errori e scelte sbagliate che, prima Finestra, poi Zaccheo, hanno operato nel corso degli anni. La richiesta di aiuto, pertanto, ci appare tardiva ed offensiva sia sul piano politico che su quello istituzionale. A tal fine ci sembra doveroso ripercorrere alcune tappe dell’ultimo decennio che rappresentano nella loro complessità la miopia politica del centro destra in tema di rifiuti:
La cattiva amministrazione del centro destra è culminata con il commissariamento del piano provinciale dei rifiuti, limitando, quindi, la capacità progettuale della provincia in merito.
La politica del Comune di Latina, in tema di R.S.U., è stata finalizzata al finanziamento della società Latinambiente, trascurando il problema principale, ovvero lo smaltimento dei rifiuti. Oltretutto i continui finanziamenti non si sono mai tradotti in operazioni volte a ridurre la quantità dei rifiuti prodotti e quindi ad un serio e concreto miglioramento del servizio.
Il Comune capoluogo non ha mai assunto la regia istituzionale che gli competeva, limitando la sua azione al recepimento passivo di direttive imposte da altri enti, alimentando così lo scenario di incertezza che ha generato la crisi.
Nel corso degli anni, il Comune di Latina, invece di avviare una procedura per la chiusura della discarica di Borgo Montello, ha ulteriormente aggravato la situazione mediante l’apertura, del tutto ingiustificata sotto il profilo economico e finanziario, di una seconda discarica, accanto a quella vecchia, affidandola alla Ecoambiente, società partecipata di Latinambiente. Questa scelta, unitamente alla gestione economica della Latinambiente, ha determinato la crescita esponenziale dei costi di gestione che si sono ripercossi sulla T.a.r.s.u., aumentata, per i cittadini di Latina, del 150% negli ultimi dieci anni.
È mancata in questi anni la forza e la volontà per superare l’emergenza ed aprire una fase nuova. Zaccheo e il centro destra, dopo aver votato insieme al centro sinistra delle delibere che negavano la possibilità di realizzare il termovalorizzatore nella zona di Borgo Montello, si sono lasciati andare a dichiarazioni che mettevano in dubbio quanto precedentemente votato, generando uno stato di confusione nella cittadinanza e provocando un’incertezza istituzionale.
Oggi riteniamo sostanzialmente debole e fuorviante la proposta della raccolta differenziata (il cui principio rimane valido) solo nel centro storico, poiché serve soltanto a garantire ulteriori finanziamenti a Latinambiente. L’operazione messa in campo sembra essere dettata più da motivi propagandistici che da una reale volontà progettuale.
Ci sembra, quindi evidente che, prescindendo dagli appelli, questa classe dirigente non abbia i mezzi politici e culturali per risolvere questo problema, non lo ha fatto nell’ultimo decennio e non pensiamo possa farlo oggi.
Gentile Presidente, non serve che Lei si prodighi in fantomatici aiuti, ma occorre che la regione supplisca a questi ritardi operando un’azione di coordinamento politico ed istituzionale che vada ben oltre il commissariamento del piano».
Andrea Apruzzese
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