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Priverno. Angelo D'Arcangeli, un prigioniero politico? Gianni Grilli: «Abbiamo fiducia nella Giustizia. Quando non diventa abuso di potere»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianni Grilli, militante del Carc di Napoli e membro del comitato di liberazione di Angelo
D'Arcengelo. Anche tu ti stai muovendo a favore dei diritti di Angelo D'Arcangeli... Spiegaci il motivo dell'arresto, nella
vostra versione... «Ovunque ci sono sezioni territoriali. Noi diciamo che c'è un coinvolgimento, anche degli italiani.
Il nostro governo tace, non ci sono stati contatti dalla Farnesina. I genitori non hanno mai avuto notizia dell'arresto del figlio,
né hanno avuto aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria. La magistratura francese, entrando più nel merito, si è macchiata
di una interpretazione piuttosto sommaria del diritto. Al compagno è stata anche vietata la corrispondenza e i colloqui con i genitori.
Fino all'interessamento di un deputato francese che ha sbloccato la situazione. La riflessione è conseguenziale: come mai è
bastata una telefonata? Noi facciamo appello a tutti i democratici affinché prendano posizione». Angelo si è dichiarato
prigioniero politico... «Ha letto un verbale preconfezionato, con una sorta di confessione. E lui si è rifiutato di firmare.
Alla base delle domande dell'interrogatorio non c'erano fatti che potesse sapere. E le persecuzioni non hanno portato
a nulla. Non sono state trovate armi né documenti compromettenti». Avete fiducia nella giustizia? «Se non diventa
abuso di potere, sì. Siamo fiduciosi, ma con una punta di dubbio».
Elisabetta Rizzo
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