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Latina. Crisi in Comune. Giuseppe Coluzzi cambia Polo. Forza Italia critica: «Dietro la scelta tante contraddizioni. E tante ambizioni personali»

Alcune analisi e riflessioni vanno necessariamente fatte in ordine alle dichiarazioni e alle motivazioni che hanno determinato la scelta di migrare ad un partito del centro sinistra da parte del consigliere comunale Giuseppe Coluzzi. Scrive Felice Palumbo: «Quello che ci preme affermare e riaffermare sono le contraddizioni nel pensiero e nelle motivazioni che hanno determinato la scelta. Forza Italia ha posto la verifica al comune di Latina per farsi riconoscere quel ruolo di partito di maggioranza relativa che le spetta per risultato elettorale ottenuto. Quella verifica necessaria e seria che pone la questione di un maggiore equilibrio tra le forze del polo. Un equilibrio al quale stiamo lavorando da tempo e che rende estremamente importante il sacrificio richiesto a tutto il gruppo consiliare al Comune, nonché agli assessori ed ai presidenti di commissione che hanno prontamente rimesso i rispettivi incarichi. La nostra affermazione nella sede del comune di Latina non vuole e non può essere più motivo di baratto per i singoli interessi di alcuni. Su questo non ci sposteremo di un millimetro rispetto agli impegni che abbiamo assunto con il nostro elettorato e con gli stessi consiglieri che rappresentano la volontà popolare. Il partito e il suo interesse viene sopra ogni altra cosa. E allora ha fatto bene Coluzzi a cercare altri padrini politici per vedere soddisfatte le sue ambizioni personali. E queste contraddizioni oggi tornano prepotentemente attuali, allorquando decise di abbandonare solo dopo quattro mesi il centro sinistra per approdare nel 2001 a Forza Italia dopo che Francesco Storace vinse le elezioni regionali. Oggi solo dopo quattro mesi dalla perdita della Regione Lazio, Coluzzi torna sui suoi passi e, a ritroso, compie un viaggio all’indietro e torna da dove è venuto: quel partito che oggi sicuramente attraverso la Regione saprà confermargli il posto alla Asl che occupa o fargli avere altri più importanti incarichi. Quello che è mancata a Coluzzi è sicuramente la coerenza e una buona dose di coraggio, oltre a quella capacità di accettare la sconfitta del partito a livello regionale che è rimasto all’opposizione a testa alta. Ha ragione Gianni Baget Bozzo laddove dice che Berlusconi non ha accettato di sciogliere le Camere come gli alleati chiedevano ed ha accettato di governare la grande crisi italiana in un anno amministrativo difficile. Una scelta coraggiosa per evitare il collasso totale del Paese. Quel coraggio che è mancato a Coluzzi e che invece anima tutti gli altri consiglieri ed assessori del partito. Pronti ad andare avanti nelle richieste di maggiore collegialità nelle grandi scelte e sui grandi temi. Pronti anche ad essere perfettamente coerenti con le direttive e con i tempi dettati dai segretari regionali di Forza Italia e Alleanza Nazionale, che hanno sottoscritto la definizione della crisi entro i primi di settembre che dovrà essere ora formalizzata dai segretari provinciali del Polo. Se questo non sarà percorribile, allora si è pronti a convocare un consiglio comunale straordinario nel quale ribadire le motivazioni che determinano la scelta di abbandonare la maggioranza ed essere partito di opposizione costruttiva con determinazione e coerenza, riconoscendoci in quei valori democratici e liberali che sono l’ispirazione del Partito Popolare Europeo di cui questo movimento fa parte attraverso i suoi membri eletti al Parlamento Europeo. Come coerentemente convocheremo una assemblea pubblica, entro il prossimo mese di settembre, con iscritti e simpatizzanti del partito per spiegare le ragioni delle scelte che questo movimento farà».

Elisabetta Rizzo


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