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Latina. Cultura del Fare. La Confartigianato si impegna per una nuova politica formativa. Ivan Simeone: «Il virus è la tuttologia»

«Da tempo siamo sommersi da percentuali e statistiche che spaccano in quattro il tessuto imprenditoriale pontino, passandolo alla lente d’ingrandimento in ogni suo comparto ma, al di là dei numeri, quando parliamo d’impresa come d’occupazione, si giunge sempre alla questione della “formazione”». Scrive Ivan Simeone: «Oggi molte nostre imprese si lamentano di non riuscire a trovare sul mercato locale personale specializzato ma solo giovani “tuttologi”, privi di una qualche esperienza concreta. Necessita, di conseguenza, che si torni a ragionare su come deve essere la formazione futura nella nostra provincia. La “formazione” è, di fatto, uno dei punti dolenti del nostro processo produttivo. Da tempo si susseguono studi e ricerche che evidenziano come il rapporto domanda-offerta debba muoversi su piani paralleli ma oggi, ad una chiara domanda delle nostre aziende, non vi è un’altrettanta chiara risposta e il “sistema formativo” risponde con dei parametri non sufficientemente attinenti alla realtà del nostro tessuto produttivo. Il territorio necessita d’operatori nel campo edile, chimico-farmaceutico, operai specializzati, tornitori, veri operatori turistici….e come rispondiamo? Ciò che generalmente troviamo sono “proposte formative fotocopia”, ovvero proposte uguali tra loro legate esclusivamente alla capacità di intercettare i contributi da parte dell’Ente di turno: corsi d’informatica, CAD, marketing….. Bisogna rilanciare i corsi legati ad una “cultura del fare”; le imprese devono poter trovare personale da assumere preparato al “saper fare” per poi perfezionarlo nella quotidianità lavorativa aziendale. Bisogna riproporre processi formativi che affianchino momenti d’aula con concreti laboratori artigianali ed aziendali; bisogna rilanciare l’apprendistato ed offrire ai nostri giovani concrete possibilità d’inserimento produttivo senza lasciarli legati al palo delle loro frustrazioni; dobbiamo sostenere i nostri giovani conducendoli, passo dopo passo, all’inserimento produttivo. Oggi l’Amministrazione provinciale di Latina ha una grande possibilità per rilanciare, su basi nuove, il processo formativo locale, con quella che sarà una vera “Agenzia Formativa”, la quale potrebbe avere un ruolo determinante nel proporre e razionalizzare le offerte sul territorio, rapportandole concretamente alla richiesta del mercato. L’ Amministrazione Provinciale non deve e non può perdere questa occasione e deve fare sistema con le Associazioni di Categoria che sono uno dei concreti volani dei processi di sviluppo territoriali e, conseguentemente, coinvolgere tutti gli operatori di settore, anche privati, che siano accreditati e che operino nel settore concretamente e con proposte qualitativamente valide. Il lavoro ormai è in continua evoluzione e nostro compito è di cercare di anticipare i cambiamenti per gestirli e, tutti insieme, lavorare per il “bene comune” che non può essere solamente uno slogan da convegni ma realtà quotidiana».

Rita Bittarelli


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