Parvapolis >> Politica
Latina. Corridoio Tirrenico. Zaccheo distensivo con Marrazzo: «Riprendiamo insieme il
discorso, per il bene dello sviluppo della nostra città»
“Un confronto più approfondito, che coinvolga anche i livelli istituzionali pontini, sulla opportunità di accantonare tout-court un progetto a lungo discusso, sofferto ed infine confezionato su misura rispetto alle aspettative di questa parte di territorio regionale”.
Così il sindaco di Latina, on.le Vincenzo Zaccheo, in una lettera al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo sulla questione del Corridoio Tirrenico.
Il sindaco parte dalla constatazione della difficile congiuntura economica pontina che definisce certamente “frutto di una situazione generale non facile”, ma che “è legata anche a specificità locali”.
“Credo non sfugga a nessuno – evidenzia - l’inadeguatezza della nostra situazione infrastrutturale in tema soprattutto di viabilità, con elementi di forte criticità dal punto di vista della sicurezza. La situazione è tale da costituire un freno allo sviluppo socio-economico e turistico di un territorio oggi sostanzialmente isolato rispetto al resto della Nazione e all’Europa”.
Il sindaco ricorda come sia stato “lungo, complesso, articolato e fortemente partecipato il cammino che ci ha portati a sposare l’idea del Corridoio Tirrenico Meridionale. Soluzione che peraltro è stata adottata in molte altre parti e regioni d’Italia, indipendentemente dal colore politico.
“Intensa - scrive - l’attività svolta dal Tavolo Tecnico che ho voluto e coordinato per fare sintesi delle esigenze e delle aspettative di tutti i cittadini e della categorie, delle forze sociali ed imprenditoriali provinciali. La soluzione progettuale ultima rappresenta l’elemento di coagulo di suggerimenti ed indicazioni che salvaguardano le vocazioni produttive e le aspirazioni del territorio e che nello stesso tempo aprono un varco alla internazionalizzazione del sistema pontino. Con le categorie, attraverso il Tavolo di confronto, abbiamo anche affrontato e risolto il nodo, spinoso, della questione risarcitoria, decidendo di partire dal modello adottato per il “Passante Autostradale di Mestre”, salvo giungere ad un accordo che tenga conto delle specificità pontine. La giunta comunale ha approvato un atto deliberativo con il quale si impegna a promuovere ogni possibile iniziativa istituzionale ed amministrativa al fine di ridurre al minimo le conseguenze sociali ed economiche dell’impatto delle procedure espropriative sui comparti agricolo ed industriale dell’area pontina in sede di realizzazione dei due interventi autostradali del “Corridoio Tirrenico Meridionale” e della bretella di raccordo fra quest’ultimo e lo svincolo di Valmontone sull’autostrada del Sole”.
Il sindaco Zaccheo sottolinea anche di essersi fatto portavoce presso il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Lazio e la Società concessionaria autostradale ARCEA Spa, di una serie di istanze:
- riduzione dell’occupazione e delle aree da espropriare, evitando trincee e scavi a sezione piena, da contenere con muri e sostegni di ingegneria naturalistica;
- limitazione dell’interferenza con i terreni agricoli-industriali prevedendo la costruzione di viadotti/tratti sopraelevati e/o gallerie artificiali;
- per le aree da acquisire attraverso il procedimento espropriativo, promozione di un accordo fra Regione Lazio, Società concessionaria autostradale ARCEA Spa e rappresentanze dei comparti agricolo ed industriale, con l’impegno dei Comuni a porre in essere sollecitamente tutte le procedure urbanistiche necessarie a dare attuazione alle intese espropriative;
- richiesta alle Autorità ed agli Organismi preposti al finanziamento ed all’appalto degli interventi autostradali in oggetto, della definizione di un crono-programma delle attività con tempi e fasi vincolanti, nel pieno rispetto della tempistica imposta dalle normative vigenti.
“Tutto questo per dire – conclude - che riteniamo il Corridoio Tirrenico una infrastruttura di collegamento con la rete nazionale ed internazionale capace di rompere l’isolamento della zona agricolo-industriale della provincia pur nel contesto del rilancio più generale delle infrastrutture viarie pontine che prevede la realizzazione della Valmontone-Cisterna-Autosole e la messa in sicurezza della Pontina nel tratto Roma-Terracina. Questa provincia ha bisogno di un sistema di collegamenti longitudinali e trasversali per crescere e garantire al sistema imprenditoriale di poter competere col mercato nazionale ed internazionale”.
La nota conclude con l’auspicio della ripresa di un confronto su questo tema strategico, che “non può essere sminuito ad una semplice contrapposizione politica fra diversi schieramenti ma che va analizzato serenamente nell’ambito e nell’ottica delle potenzialità economiche e di sviluppo della provincia e del territorio regionale nel suo complesso”.
Elisabetta Rizzo
|