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Parvapolis >> Sport Latina. La viabilità della discordia. Claudio Moscardelli: «Basta insistere sul Corridoio Tirrenico. La sinistra ha da tempo altre idee» La lettera del Sindaco Zaccheo a Marrazzo fa il paio con quella del
Presidente della provincia Cusani a Berlusconi in ordine alla
difesa del famigerato "Corridoio tirrenico", opera che i due
amministratori pontini non hanno condiviso in termini di preventiva
consultazione e valutazione sulla sua opportunità, rispetto ad
altre proposte già in campo e in fase progettuale. «Come allora,
quando Storace, dopo tre anni di inattività e di incoerenza con
quanto aveva dichiarato all’inizio del mandato (raddoppio della
pontina e collegamento Cisterna – Valmontone), il centrodestra
pontino si schierò a priori, come fatto politico, così si insiste
ancora oggi per tenere una posizione politica, quella del Polo a
favore del Corridoio Tirrenico. Il tema non è se occorrano o meno
infrastrutture a Latina, ma quali siano necessarie ed opportune. Il
programma del centrosinistra è chiaro: raddoppio della pontina e
trasversali, ossia Campoverde Cisterna – Valmontone, completamento
della ss 156 e adeguamento Formia – Cassino. Attraverso le
trasversali avremo l’aggancio all’Autostrada del Sole, unico
corridoio europeo che fa agganciare l’arteria vitale per il
movimento di merci e persone da e per l’Europa, per tutta la
provincia, con maggiore efficacia e minor consumo di territorio. Il
raddoppio della Pontina è tecnicamente possibile, con l’inevitabile
bypass per Pomezia e Aprilia, come previsto anche per il Corridoio
tirrenico, che in alcuni tratti prevede la Pontina come complanare,
dopo la rivolta di associazioni e cittadini: prima ci veniva
spiegato che non si poteva allineare il percorso alla Pontina. Il
sistema di mobilità viaria va completato con alcune altri
importanti interventi come la pedemontana a Formia, al fine di dare
sbocco all’asse produttivo MOF di Fondi e Porto di Gaeta; la
tangenziale Nord a Latina (da Borgo Piave a Borgo San Michele) per
liberare il tratto urbano della mediana che spezza Latina in due e
per creare una rete ottimale formata dalla nuova 156, la
tangenziale Nord e il raddoppio della Pontina, su cui si innesta il
collegamento per Cisterna- Valmontone. Avremmo così la possibilità
di servire l’Intermodale e l’area della ex Rossi sud, oggi
cattedrali nel deserto per mancanza di collegamenti. Accanto alla
viabilità per il movimento su gomma, occorre integrare il sistema
per avere una mobilità integrata via mare e su ferro. E’ strategica
la valorizzazione delle altre due risorse per la mobilità, a
partire dalla valorizzazione della tratta ferroviaria Roma –
Formia, in termini di facilità di accesso e di servizi.
L’emendamento sottoscritto con il collega Di Resta per il
finanziamento parziale per 10 miloni di Euro del tratto Latina
Scalo – Latina della grande viabilità di P.R.G. rappresenta un
altro tassello coerente con la volontà di valorizzare la ferrovia,
favorendone l’accesso con la strada alternativa a via Epitaffio,
oltre ad essere stata al centro del programma del centrosinistra
per Latina e proposto come emendamento sempre bocciato dalla destra
al bilancio comunale di Latina. Queste sono ritenute le priorità
dal centrosinistra e su questo programma ci siamo impegnati,
rispetto ad una proposta come l’autostrada a pagamento Fiumicino –
Terracina, che di corridoio europeo non ha nulla e che è inadeguata
alle esigenze di collegamento della nostra provincia, finanziata
per solo il 10 % con la legge obiettivo, di un governo ormai decotto
e a scadenza ravvicinata».
Andrea Apruzzese |
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