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Latina. Ciclo delle acque e ondate di polemiche. Loreto Bevilacqua, un cognome, un destino: «I cittadini sono stanchi dei disservizi continui»
La vicenda AcquaLatina assume sempre più aspetti difficili da definire se non in maniera
preoccupante. Scrive Loreto Bevilacqua (Margherita): «Gli ultimi episodi di aspro confronto tra la società ed alcune amministrazioni
comunali lo dimostrano, rendendo sempre più allarmante la situazione che si è venuta a creare.
Sicuramente molto ci si aspettava dalla società che è stata costituita per gestire il ciclo delle acque, ma fino ad oggi tutto è rimasto sulla carta, i grandi investimenti, i grandi interventi, sono fermi, compromettendo seriamente la qualità dell’offerta, che incontra difficoltà e ritardi anche nella manutenzione ordinaria . Cittadini che invece di un aumento della qualità del servizio vedono solo l’aumento delle bollette , dei disagi, con l’aggravante che a pagare sono sempre gli stessi essendo quasi fallita la campagna del recupero dell’evasione tributaria. E’ una situazione che diventa ogni giorno più insostenibile e che viene ad aggravare i problemi della nostra Provincia, già di per se incapace di dare delle risposte qualificanti alle sofferenze del mondo del lavoro, del mondo agricolo, dei servizi socio-sanitari, che non trova lo giusto slancio per il rilancio economico. E forse questo come nel caso di AcquaLatina non è da addebitare alla classe politica che ha la responsabilità delle scelte, essendo maggioranza nella nostra Provincia e nella stragrande maggioranza dei Comuni? Io credo di si. Quello ancora più preoccupante è” l’assordante” silenzio, ogni tanto rotto da una voce per lo più solitaria, dei parlamentari della nostra provincia, forse proprio questa è una delle cause più rilevanti della debolezza politica dei nostri territori. Ed oggi AN cerca di ergersi a paladino degli interessi dei cittadini, può anche star bene, vediamo cosa ne viene fuori. Ma certamente non può essere dimenticato che AN non è stata altrove in questi anni, avendo condiviso la responsabilità di tutte le scelte nonché la spartizione del potere sulle nomine di AcquaLatina. La lotta agli sprechi, la lotta all’evasione, la riduzione dei posti in C.D.A.,d’altronde non sono novità, ma già frutto di valutazione e di deliberati. Fino ad oggi questo non si è stato realizzato anche per l’ostilità di alcuni comuni governati dal Polo. Speriamo che si possa aprire una pagina nuova, da portare a superare gli interessi partitici, per rispondere al meglio agli interessi dei cittadini che sono stanchi dei continui disservizi, legati a scontri di potere che purtroppo sono oramai diventati una caratteristica dei partiti del Polo nella nostra provincia.
Andrea Apruzzese
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